giovedì 31 luglio 2014

l'Unità chiude. pensieri sparsi

(Orfani, opera grafica dedicata dall'autore alla chiusura de l'Unità)

Chiude l’Unità. Non mi fa né caldo né freddo. Non la leggevo quasi mai e quelle poche volte era uno schifo. Mi mancherà la rubrica ironica sferzante e intelligente della Oppo o le supercazzole di Michele Prospero troppo intelligente per essere capito pure da se stesso, ma sopravvivrò.
Del caso "l’Unità" non ho capito quattro cose:
1. quegli strani soci nella NIE che il fatto quotidiano denunciò l’inverno scorso.
2. questo continuo tirare in mezzo Gramsci che ho trovato veramente patetico. Perché di Gramsci non si sono ricordati e non l’hanno letto e studiato negli ultimi vent’anni?
3. l’appello al PD…cioè non ho capito…strisciate davanti a un partito politico per avere dell’elemosina? E l’indipendenza del giornale dove la mettiamo?
4. non sono mai riuscito a capire quanti soldi pubblici prenda un giornale come l’Unità…forse 3 milioni di euro? Embè, che cazzo, se non riesci a campare con le vendite più 3 milioni di euro di soldi pubblici strameriti di chiudere.
Mentre ho capito una cosa che alcuni non hanno capito tipo il sito web iltempo.it che si stupisce che l’Unità chiuda proprio con il PD al massimo dei consensi…ma è chiaro, amici, appunto perché il PD è al massimo dei consensi l’Unità non serve più.

Ovviamente siamo in Italia, paese molto più del melodramma che della tragedia.
Lo scrivo per prevenire qualche inutile idiota pronto a commentare con le lacrime agli occhi: e ai lavoratori non ci pensiiiiii? Finiranno in mezzo alla stradaaaaaaaa!!! E i bambiniiiiiiiiii??? nessuno pensa ai bambiniiiiiiiiiiii???
Non vi preoccupate o solidali dal pianto facile. Faranno qualche marchetta politica, qualche giravolta coi fondi e tutto (purtroppo) si risolverà e avremo (doppio purtroppo) di nuovo l’Unità in edicola.

Poi, e concludo, non puoi sperare di durare dopo che hai fatto imbrattare carta a gente come Conchita e Uolter…maddai…