lunedì 24 agosto 2015

Valentina commuove la commozione commossa

stamattina, lo storico quotidiano napoletano il Mattino, ha riportato un post scritto da una certa Valentina.
Valentina è del nord Italia ed ha lavorato qualche anno al sud. prima di andarsene ha scritto questa roba davvero emozionante. ci dispiace che l'abbia scritta dopo l'uscita del capolavoro filmico Benvenuti al sud, altrimenti l'avrebbero presa come sceneggiatrice.
siccome, però, sono un prof. con l'anima del prof. ho esaminato questo post con gli occhi del prof. e devo dire che alla commovente lettera mancano espressioni fondamentali quali 'o mar, 'o sang, 'e vven, ll'uocchie (per tacere del mancato riferimento 'a mammà)...ma devo altresì aggiungere che l'impegno e la chiusa finale le assicurano un'ampia sufficienza.
ecco il testo:

venerdì 14 agosto 2015

Pensa agli altri


in questi giorni, grazie ai ragazzi dell'Ex OPG Occupato, ho scoperto una meravigliosa poesia di Mahmoud Darwish.
credo che di Darwish leggerò al più presto qualche altra cosa e penso che l'anno prossimo approfondirò un po' la storia sia della Palestina che di Israele.
nel frattempo ricordatevi sempre di non fare i tifosi del cazzo pro o contro qualcuno o qualcosa.
i tifosi sono sempre dei poveri stronzi. al massimo potete essere partigiani, ma sempre dopo aver almeno letto capito approfondito confrontato un minimo.
leggiamo.


Pensa agli altri

Mentre prepari la tua colazione, pensa agli altri,
non dimenticare il cibo delle colombe.

Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri,
non dimenticare coloro che chiedono la pace.

Mentre paghi la bolletta dell’acqua, pensa agli altri,
coloro che mungono le nuvole.

Mentre stai per tornare a casa, casa tua, pensa agli altri,
non dimenticare i popoli delle tende.

Mentre dormi contando i pianeti , pensa agli altri,
coloro che non trovano un posto dove dormire.

Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri,
coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.

Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,
e di': magari fossi una candela in mezzo al buio.

giovedì 13 agosto 2015

a volte la vita è..


a volte la vita è come la storia di quell'attrice che cominciò la carriera girando Piacere tra le cosce e si diceva ok, è l'inizio, è per cominciare.
poi però girava Alla randa non si comanda, Alle hawaii lo prendi e lo dai, Alì Babà e i 40 guardoni e mai niente altro di diverso.

certo, può andare pure peggio perché magari in aggiunta ti sei accollatto pure qualcuna o qualcuno che ti sta col fiato sul collo e ti rompe i coglioni, e te lo fa pesare e te lo rinfaccia ecc.
ma del può andare pure peggio stasera non ci frega un cazzo.

martedì 11 agosto 2015

dunque dove eravamo rimasti?

(opera di Aleksandra Ekster)

una sera stavo facendo sesso con la mia ragazza. cioè non era la mia ragazza, ma una ragazza con cui stavo facendo sesso.
a un trattò squillò il suo cellulare, lei interruppe le manovre sessuali e andò a rispondere.
quando terminò la telefonata, tornò in camera e con un'aria mezza maliziosa mi domandò: "dunque, dove eravamo rimasti?"
io le risposi che dove eravamo rimasti non contava perché la telefonata me lo aveva fatto ammosciare (giustamente) e che quindi dovevamo tornare indietro e cioè al rapporto orale di lei a me.
detto questo, la domanda è retorica per
a. non me ne fotterebbe niente della vostra risposta
b. a voi non fotte niente né della mia assenza né della mia presenza.

però sono tornato e so che molti bloggers stanno già strisciando di marrone le mutande. a domani.