Filosofia, Letteratura, Poesia, Storia, Arte, Capitalismo, Politica, Sesso... [Blog delle ossessioni, non delle idee. Le idee non mi piacciono perché con le idee non è mai sprofondato nessuno]
sabato 1 giugno 2013
Dottore, pisellino è giù giù giù
Stasera m’interesso di una cosa che sicuramente vi è capitata.
È la classica cosa che capita agli altri, cioè a voi, e mai a noi, cioè a me.
Sto parlando che mentre trombi, il pisello s’ammoscia. O, come direbbe Magnotta, s’abbotta subito.
Quello che mi diverte sono le “scuse” che la scienza psicologica ci mette a disposizione.
Innanzitutto, il dottore dice sempre “è normale, non c’è da preoccuparsi” ed è proprio in quel momento che cominci a cacarti sotto.
Le motivazioni che portano ad una défaillance possono essere molteplici, come ad esempio:
- lo stress quotidiano dovuto a motivi vari
- il nervosismo durante la giornata che non ci permette di rilassarci ed abbandonarci nel modo giusto
- i pensieri irrequieti che non ci permettono di concentrarci sul nostro partner
- l'ansia di dover riuscire a fare un'ottima performance con la nostra compagna
- un calo di energia che può essere dovuto alle "fatiche quotidiane" cioè al lavoro duro che può ripercuotersi sia a livello mentale che fisico
- ad una giornata impegnativa che abbiamo avuto anche a livello emotivo
- alle preoccupazioni che a volte ci accompagnano durante la giornata
- oppure al fatto che non facciamo nulla di nuovo per creare assieme alla nostra compagna quel clima particolare di erotismo, di eccitazione e di sensualità che possono diminuire se c'è una "ripetitività" dei nostri rapporti, se sono sempre gli stessi, la monotonia ci annoia e ci disturba in veri settori, anche in campo sessuale
- l'erotismo e l'eccitazione dipendono anche dalla disposizione d'animo sia nostro che del nostro partner, quindi se una sera ti è capitato di non sentirti a tuo agio, se eri ansioso, se eri arrabbiato per qualcosa in particolare, ecco che non riuscivi a dare il meglio di te, la stessa cosa può essere successo per la tua compagna, cioè se il suo stato d'animo non era dei migliori, ti ha trasmesso sicuramente questo disagio e questa sensazione che si sono ripercossi sul tuo corpo oltre che sulla tua mente
- l'uso di sostanze nocive al nostro fisico, parlo dell'uso di sigarette, droghe varie, alcool, farmaci particolari, ed altri prodotti di questo tipo.
Insomma, abbiamo una decina di cause che mi portano a pensare che farsi una bella trombata è qualcosa che si avvicina al "miracolo da 100 punti" come diceva Massimo Troisi.
Poi c’è un passaggio che ha detto il dottore, che non ho capito:
“La tua esperienza non deve essere valutata come una tragedia, come un trauma, come un disastro, ma è stata la tua mente a valutarla così, in pratica è la "tua percezione di ciò che è capitato" a farla risultare come un trauma o come una cosa da nulla, come una tragedia o come una situazione da riderci su assieme alla tua ragazza per sdrammatizzare una temporanea défaillance che può succedere a tutti, rifletti su questo: "La nostra realtà dipende dalla percezione che abbiamo del mondo", quindi possiamo controllare le nostre emozioni ed i nostri stati d'animo "osservando" le esperienze da un altro punto di vista, considerandole in maniera differente da come le consideriamo solitamente, guardandole da un'ottica diversa, provaci.”
Alcuni passi non li ho capiti, vado ad enumerarli.
1) Che sia capitato pure ad altri o che sia normale me ne fotto abbastanza.
2) La mia percezione? In che senso? Qui non si tratta di una percezione soggettiva, ma OGGETTIVAMENTE il pene si è ammosciato, non è che ci posso fare romanzi e filosofia. La realtà quella è. Cioè se un tir mi investe non dipende dalla percezione, non è che se chiudo gli occhi e cambio la percezione dell’avvenimento non finisco al camposanto, eh.
3) La parte “riderci su con la tua ragazza” poi è fantastica. Io non ci trovo un cazzo da ridere; e manco lei. Giuro.
Il dottore poi consiglia:
“La prima cosa che ti consiglio di fare è di esaminare tutti gli aspetti legati alla tua performance di cui ti ho parlato prima (stress, ansia, nervosismo, uso di sigarette, alcool, ecc.), e poi pensa a cosa ti fa stare male durante la giornata, cosa ti crea questo stress, e prima di fare l'amore con la tua compagna, è meglio che cerchi di rilassarti prima, nel modo che ti è più congeniale, ad esempio se una musica di sottofondo ti fa stare bene, mettila la sera ed ascoltala assieme alla tua compagna prima di fare l'amore, e solo dopo esserti rilassato bene ti sentirai pronto per dare il meglio di te, se invece ti rilassi con un bel bagno caldo, o distraendo la tua attenzione guardando un film, o facendoti massaggiare dalla tua compagna, prosegui su questa linea, l'importante è che tu stia bene, rilassato, lontano dai pensieri negativi, lontano dalle preoccupazioni, dalle tensioni e dal nervosismo.”
Bè, sono buoni consigli, ma non saprei. Se mi metto a esaminare tutti gli aspetti “ansiogeni” non ne esco. Non è che c’è qualcosa che non va; è proprio la vita a non andare. Cosa mi fa stare male durante la giornata? Ecco, è proprio la giornata a farmi stare male.
Poi l’idea della musica, del bagno caldo e dei massaggi son tutte buone idee. Se non ci fosse la mia ragazza, però. Magari potrei mettere Dizzy Gillespie in sottofondo, prepararmi un bagno coi controcazzi e chiamare una bella e brava massaggiatrice. Il film lo mandiamo a cacare. Si parla di sesso qua, eh, mica di nouvelle vague.
“Le paure che hai come quella di poter essere omosessuale, o la paura di abbandonarti, devono essere analizzate un po’ alla volta, chiediti cosa in particolare genera in te queste paure, ad esempio la paura di abbandonarti che è un atto di per sé bellissimo quando viene fatto durante un rapporto con la propria compagna, dovrebbe stimolarci a farlo, anziché sfuggirlo, chiediti allora "cosa" ti fa paura, cioè quale aspetto dell' abbandonarti ti spaventa in particolare, e chiediti cosa ti porterà il fatto di abbandonarti completamente nelle braccia della tua ragazza, cosa pensi succederà? Sondando bene i tuoi pensieri e le tue fantasie inconsce potrai cercare sicuramente la risposta alle tue domande e trovare da solo le soluzioni appropriate.”
Ma no, ma chi cazzo ha paura di essere omosessuale? Non lo sono, e se lo fossi lo sarei senza problemi. Forse la paura di abbandonarsi un po’ c’è. Forse dipende dal fatto che non voglio rimanere legato, non voglio che la tipa si attacchi. Forse è un meccanismo di difesa, forse è proprio così che voglio che sia.
Ovviamente il dottore, essendo psicologo, “fantasia inconscia” ce lo doveva pur piazzare. È ineluttabile. Poi dice che sondando i miei pensieri, arriverò alla soluzione da solo.
Benissimo, e allora la parcella te la puoi dimenticare – vecchio mio.
Concludiamo.
“Un'altra cosa che puoi fare è di pensare alle cose che ti fanno stare più bene, alle cose che ti fanno rilassare di più durante un rapporto e chiedere dopo alla tua compagna di rilassarti come meglio ti aggrada, ok? Se ad esempio un massaggio per te è congeniale, fatti massaggiare dalla tua ragazza per 20 minuti o più, se invece hai bisogno di coccole prima di un rapporto, chiedi alla tua compagna di farti le coccole, se hai bisogno di parole dolci, inizia con quelle, in pratica devi creare tutte quelle condizioni che ti permettono di farti stare bene e di rilassarti e di far stare bene e di rilassare anche la tua donna naturalmente. Non c'è bisogno di fare sempre le solite cose, prova ad adottare questi piccoli ma efficaci cambiamenti e sicuramente migliorerai le tue performance, e se in un lontano futuro dovesse ricapitarti una defaillance, non farne un dramma, è una cosa naturale e non è una tua colpa o un fatto da vergognarsi, è come per un atleta non riuscire a dare il meglio in una gara sportiva, o per un cuoco non riuscire a fare bene una torta, o per un pittore non riuscire a fare un quadro, quando torna l'ispirazione ognuno torna a dare il meglio di sé e a dare un'ottima prestazione nel proprio settore.”
In pratica il dottore dice che la mia ragazza mi deve rilassare. Però, bò? Parla di coccole, di massaggi (è proprio fissato!), di paroline dolci…ma non si parla di sesso? E allora una bella fellatio fatta come si deve? Come mai non la consiglia? Magari fruste, manette, parolacce...bò? Forse il dottore è junghiano e crede nell'archetipo del sesso missionario benpensante.
Poi, per carità, il fatto di non farne un dramma è una cosa vecchia che può dirti chiunque mica ci vuole la laurea.
Un mio zio, carabiniere con la quinta elementare, diceva: Anche un grande tenore, può fare una stecca.
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Una stecca ogni tanto non può rovinare un bravo concertista...
RispondiEliminaSe la stecca si ripete allora o il tuo violino non ti arrapa abbastanza o effettivamente dovresti provare a suonare l'organo...
PS
Comunque mi hai fatto ridere, soprattutto sul riderci su. In effetti è l'ultima cosa che la coppia in questione ha "realmente" voglia di fare in questo caso.
"suonare l'organo" è un po' criptica...ti rifai alle teorie di Adler?
EliminaDai che allora hai capito benissimo...
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