Leggere le opere filosofiche di Giordano Bruno con uno sguardo disinteressato e scevro dei pregiudizi tramandati dalla becera tradizione anticlericale italiana è fondamentale per comprendere le ragioni che hanno indotto la Chiesa a condannarlo al rogo.
Dalle analisi delle opere del nolano emerge un pensiero che si nutre di suggestioni esoteriche che agli inizi del seicento rischiavano di minare le fondamenta della civiltà europea.
Un pensiero privo di originalità, di cui la storia della filosofia può benissimo fare a meno e celebrato oggigiorno solo nei salotti della piccola borghesia e dal culturame di ascendenza marxista.
Alla fine della lettura del libro rimane solo lo sconcerto per il fatto che un pensatore di basso livello, abbacinato finanche dai miti della religione egizia, possa essere considerato da molti un martire della libertà.
Non so chi sia 'sta stronza (si firma CRISTIANA), ma spero stia leggendo Moccia sul cesso mentre ha una diarrea eterna.
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