ma forse non era destino
averti accanto, qui vicino
rimango assorto
tramortito
assomiglio a un morto
vivo senza emozioni, come intontito.
adesso passo le mie giornate
financo le nottate
facendo tortura alla memoria
alla ricerca di un senso a questa storia.
non capisco com'è possibile
che una donna sia così insensibile
una parola d'addio
levigare st'oblio...
ora basta, che tu possa soffrire come soffro io.
Io ti adoro. Lo sai vero?
RispondiEliminaHai ragione, c'erano troppi possessivi. Li ho eliminati.
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Mi ricorda molto la famosa filosofia sarda del "si coddiri" ;)
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Bellissima!
RispondiEliminaSpero tu l'abbia consegnata a Marta.
No, era troppo bella per fargliene dono.
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