lunedì 26 novembre 2012

CSI NAPOLI!!!


Ci siamo recati sulla scena del delitto.
Il cadavere di una giove donna dall’apparente età di venticinque anni giaceva sul pavimento di una casa elegantemente arredata, situata in uno dei quartieri più in di Napoli.
Abbiamo esaminato porte e finestre in cerca di segni d’effrazione.
Abbiamo rilevato le impronte.
Abbiamo controllato gioielli e argenteria che erano al loro posto, escludendo così la rapina.
Abbiamo scattato un considerevole numero di fotografie al cadavere e molte altre foto sono state fatte agli schizzi di sangue alle pareti.
Il medico legale, dopo aver preso la temperatura del fegato, ci ha riferito che la donna poteva essere stata uccisa tra la mezzanotte e le due.
Abbiamo interrogato i vicini per sapere se avessero sentito qualcosa.
Abbiamo requisito il computer per analizzarne il contenuto.
Abbiamo requisito il cellulare per leggere i messaggi e verificare il traffico telefonico.
Abbiamo, altresì, requisito l’agenda in cerca di nomi numeri telefonici e appuntamenti.
Abbiamo convocato il fidanzato della vittima in centrale per interrogarlo e per verificare l’alibi.
Abbiamo convocato anche l’ex fidanzato per interrogarlo e per vedere se aveva un alibi.
L’anatomopatologo ha eseguito un’accurata autopsia e fatto numerose analisi tra cui quelle tossicologiche.
Abbiamo parlato con i genitori e gli amici più stretti della vittima per sapere di più sulla sua vita.
In laboratorio abbiamo analizzato al microscopio le sostanze trovate sotto le unghie della vittima.
Abbiamo poi analizzato le sostanze che si trovavano sotto le scarpe di un vicino della vittima.
Abbiamo prelevato campioni di dna all’ex fidanzato, a un vicino e a un garzone che consegna le pizze nel palazzo della vittima.
Abbiamo analizzato il proiettile trovato nel corpo della vittima.
Con due manichini che costano 5.000 euro l’uno abbiamo eseguito delle prove balistiche con l’ausilio del laser.
Abbiamo interrogato la proprietaria di un night club di Napoli dove la vittima si esibiva come spogliarellista di nascosto del fidanzato e dei genitori.
Abbiamo interrogato un noto malavitoso che frequenta abitualmente il locale.
Abbiamo eseguito indagini bancarie per verificare la situazione finanziaria della vittima.
Abbiamo interrogato la migliore amica della vittima in cerca di scheletri dell’armadio che potessero darci una pista.
Abbiamo visionato il contenuto delle registrazioni delle telecamere della zona dove abitava la vittima.

E sapete cosa abbiamo scoperto?



MANC’‘O CAZZ’

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