lunedì 21 febbraio 2011

Quello sì e l'altro no

M'hanno dato sto lunedì libero e ne ho approfittato per riordinare la mia biblioteca.
Organizzare gli scaffali, decidere la disposizione...
Toccare tutti i miei libri uno ad uno, spolverarli e accarezzarli. Com'è strano rimettere a posto libri che non sfogli da tanto, sembra proprio di rivedere vecchi amici. Mi sono sentito davvero felice; ho lavorato per ore e non avrei smesso mai.
Ora è tutto più ordinato, so dove si trovano tutti i miei libri e mi sento meglio, non so come spiegarlo. Se loro sono a posto, mi sento a posto anche io. Sapere dove sono e che li ho ordinati con criterio e con gusto mi fa stare bene; loro sono più vicini e me e io a loro.
Forse sta voglia di avere tutto catalogato per bene compensa il caos che regna dentro di me? Non lo so.
Per ora vado a cena, è finita un'altra giornata.
Cechov e lo zufolo mi aspettano.

1 commento:

  1. Anche io ho un legame quasi fisico cn i miei libri e ognuno poi è un pezzo di me, della mia storia, di quello che leggendo ho ritrovato, ho scoperto, ho amato, ho imparato, ho ucciso e poi resuscitato e ogni volta che ne prengo in mano uno è come prendere un pezzo della mia anima in mano.
    E quando metto li metto in ordine per ognuno c'è una carezza.
    Secondo me mettere a posto i libri non è mettere ordine nella prorpio vita ma ricordarsi di quello che si è nella prorpio vita.
    E poi a me piace proprio annusarli...oddio, sarò normale? :-)
    Un cordiale saluto

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