Filosofia, Letteratura, Poesia, Storia, Arte, Capitalismo, Politica, Sesso... [Blog delle ossessioni, non delle idee. Le idee non mi piacciono perché con le idee non è mai sprofondato nessuno]
mercoledì 3 luglio 2013
Wittgenstein e Mahler
Se è vero, come credo, che la musica di Mahler non vale niente, allora la domanda che a mio avviso si pone è che cosa avrebbe dovuto fare Mahler con il suo talento. Infatti è del tutto ovvio che per comporre questa cattiva musica occorrevano certamente una serie di talenti assai rari. Avrebbe dovuto, ad esempio, scrivere le sue sinfonie e bruciarle? Oppure avrebbe dovuto usarsi violenza, e non scriverle? Avrebbe dovuto comporle e riconoscerle prive di valore? Ma come avrebbe potuto riconoscerlo? Io lo faccio perché posso confrontare la sua musica con quella dei grandi compositori. Mahler però non poteva; l’autore, infatti, può certo diffidare del valore dei suoi prodotti, proprio perché si accorge di non avere, per così dire, la natura degli altri grandi compositori, - ma non per questo ammetterà che essi sono privi di qualsiasi valore; infatti potrà sempre dire a se stesso di essere, sì, diverso dagli altri (che però ammira), ma perché il suo valore è di un altro genere. Forse si potrebbe dire: se nessuno fra coloro che ammiri è come te, allora credi al tuo valore soltanto perché si tratta di te. – Persino colui che lotta contro la vanità, ma senza ottenere pieno successo, si ingannerà sempre sul valore del suo prodotto.
Sembra però che la cosa più pericolosa di tutte sia mettere in qualche modo il proprio lavoro nella condizione per cui esso viene confrontato con le grandi opere del passato, prima da noi stessi, poi dagli altri. A un confronto simile non si dovrebbe nemmeno pensare. Perché se le circostanze odierne sono davvero così diverse da quelle del passato che un confronto secondo il genere fra la propria opera e quelle del passato non è possibile, allora non è possibile neanche il raffronto fra i rispettivi valori. Io stesso commetto continuamente l’errore di cui sto parlando.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Ma Wittgenstein dove aveva le orecchie?
RispondiElimina:)
eh, so che a te piace e ti aspettavo.
Eliminacmq ho collezionato i pensieri sparsi di Wittgenstein sulla musica Classica, questo è l'ultimo.
alla fine non si piace mai a tutti :)