martedì 24 dicembre 2013

Il Natale è il 24


E anche quest'anno ci siamo. I tre fatidici giorni, i più deprimenti fastidiosi e inutili giorni dell'anno.
In realtà tutti i giorni sono potenzialmente deprimenti fastidiosi inutili, ma almeno c'è la speranza che non sia così. Invece 24 25 26 sono senza speranza. La sicurezza di dover vedere gente di cui non te ne fotte un cazzo è certa. L'obbligo di mangiare con gente di cui non te ne frega un cazzo è tremendo.
Senza parlare poi del mercato dei regali, della prestazione a tutti i costi fatta di capelli e barba tagliati, vestiti nuovi, sorrisi forzati...e alla fine ti ritrovi pure con una panza tanta.
Oddio, il mio è sempre il punto di vista di un anormale e forse dovrei impegnarmi affinché questi tre giorni scorrino lieti e sereni. Ma non ce la faccio, che ce posso fa'?
Comunque approfitto di queste ore di tranquillità per ascoltare Piero Ciampi, di cui propongo questo testo e poi, se vorrete, una bella carrellata di sue canzoni su YouTube.
Il mio Natale, il mio buonumore, cominciano il 27 dicembre quando tutti si levano dal cazzo e posso riprendere la mia vita barbara e culturale.

È Natale il 24.
Non riesco più a contare,
la vita va così.
Ho una folle tentazione
di fermarmi a una stazione,
senza amici e senza amore.
Mio fratello è all'ospedale,
sono giorni che sta male,
la madre non l'ha più.
Anche Pino è separato,
Elio al gioco si è sparato,
mi stupisco sempre più.
Io vado,
quando sono abbandonato
vado in cerca di una donna,
senza danni.
Sento,
quelle volte che non pago,
che rimane pure amore
per un'ora.
Ma il mattino mi consegna
FrancescAngelo drogato,
non mi conosce più.
Per vederci un poco chiaro
bevo un litro molto amaro,
sono dentro a un'osteria.
Il Natale è il 24,
Gianna ha un cuore molto strano,
la vita va così.
Ho una folle tentazione
di rifermarmi a una stazione,
senza amici e senza amore.
Il Natale è il 24.

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