mercoledì 8 maggio 2013

La poetessa Antonia Pozzi ovvero il Lettore Appassionato manda affanculo la Garzanti


Io sono un Lettore Appassionato.
Il Lettore Appassionato non è il lettore occasionale, il lettore da treno o da cesso mattutino.
Il Lettore Appassionato è proprio Lettore, cioè la sua vita, la sua gioia, il suo amore sono i libri e la lettura. Il Lettore Appassionato legge tanto e la sua essenza consiste in questo: leggere.
Chiaramente al Lettore Appassionato può capitare di avere contatti con i produttori dei suoi amati libri: le case editrici; e gli può capitare di innamorarsi perdutamente di un autore dopo aver letto anche un solo rigo e di voler comprare il libro.
L’autore, anzi, l’autrice in questione è la poetessa Antonia Pozzi. Lessi un paio di sue poesie qualche anno fa, fu un vero e proprio colpo di fulmine letterario (l'unico colpo di fulmine che può colpire il Lettore Appassionato) e subito mi misi alla ricerca del libro. Lo trovai. Era Tutte le opere di Antonia Pozzi edito da Garzanti e uscito nel 2009. Non ci fu niente da fare; il libro, anche se uscito da pochissimo, era già esaurito dappertutto. Cercai su tantissimi siti internet, a Portalba, nei mercatini dei libri ma non ci fu verso. Il libro era semplicemente introvabile. Non mi dite “bastava andare in biblioteca”, perché il Lettore Appassionato ricorre alla biblioteca solo in casi ultra estremi, tipo Bagatelle per un massacro di Céline fuori catalogo da 32 anni e che sa che non verrà più ristampato. Il Lettore Appassionato i libri li compra, perché devono essere suoi, devono stare sempre a disposizione per letture e riletture.
Ora, potete ben capire quanto dolore mi arrecasse questo fatto e quanto determinato fossi a trovare proprio quel libro (il Lettore Appassionato se ne fotte se trova altri libri, magari con meno poesie o diari o quaderni dell’autore; lui vuole QUEL libro).
Constatata l’impossibilità di reperire il libro di Antonia Pozzi, mi decisi a scrivere una mail alla Garzanti per avere notizie su un’eventuale ristampa (cazzo, il libro era andato esaurito in brevissimo tempo!). Non ricevetti risposta, ma non mi arresi. Mandai una seconda mail, una terza mail, una quarta mail e una quinta mail. Niente, nessuna risposta. Allora mandai un messaggio sull’anobii di Garzanti, sul twitter di Garzanti e sulla pagina facebook di Garzanti, ma niente, nessuna risposta neanche dai social network.
Già mi par di sentire la vostra obiezione, O fratelli: “Ma una grande casa editrice mica tiene il tempo o la possibilità di rispondere ai lettori? È impossibile, dai”.
Non è proprio così, O fratelli. Come vi dicevo prima, al Lettore Appassionato capita di avere a che fare con le case editrici per i motivi più vari: richiesta su di un titolo del loro catalogo, su un autore, su una traduzione, su una prossima uscita ecc. ecc. ecc. e infatti io nel corso degli anni ho scritto e ricevuto risposte da Einaudi, Mondadori, Adelphi, Laterza, Minimum fax e altre case editrici, anche “minori” (minori per modo di dire perché ci sono alcune case editrici che hanno un catalogo meraviglioso e fanno un lavoro straordinario tipo L’Ortica editrice). Quindi in realtà la Garzanti o è organizzata male o se ne sbatte il cazzo di rispondere ai lettori. Comunque, torniamo a noi.
Il finale di questa storia è lieto. Pochi mesi fa la casa editrice Bietti di Milano ha fatto uscire Antonia Pozzi, Lieve offerta. Poesie e prose a cura di Alessandra Cenni e Silvio Raffo.
Un libro magnifico di quasi 800 pagine che contiene le opere poetiche, i quaderni, le lettere e contributi di studiosi della mia amata poetessa.
Orbene, ancora colmo di felicità per l’arrivo del libro (giunto nel mio grembo poche ore fa) vi saluto postandovi la poesia Cose a cui sono particolarmente affezionato. Ovviamente ho fretta, devo andare a leggere le poesie di Antonia!
COSE

Questo pugno di terra
che raccolse
per me – sul Palatino
la tua mano pura

io verserò nell’urna
di smorta argilla
che sul rosso lido di Selinunte
un pescatore mi donò, sporgendo
il braccio fra i cespugli di lentischio.

E tu non dire
ch’io perdo il senso e il tempo
della mia vita –
se cerco nella sabbia
il sole e il pianto
dei mondi –
se getto nelle cose la mia anima
più grande – e credo
ad immense magie…
10 dicembre 1933

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