domenica 23 gennaio 2011

Anvedi sto prete aò!!!

Mentre Roadhouse Blues rulla alla grande nelle casse, ho deciso di fare un post insolito.
Insolito perchè voglio occuparmi di cose di cui di solito non me ne sbatte un cacchio.
I preti e l'attualità, per esempio.
Cosa m'importa dell'attualità? A me frega solo del domani e del posdomani, oppure del remoto. Sì, passato e futuro vanno bene. Il presente non l'ho portato, mi spiace, e stappa quella cazzo di Martini, va'.
Un prete di Padova ha dichiarato (dopo la morte di un militare italiano in Afghanistan): "Certo sono dispiaciuto che questo giovane sia morto. Ma andiamo piano però con l'esaltazione retorica, non facciamone degli eroi. Quelle non sono missioni di pace". Il prelato impomatato ha aggiunto: "Vanno lì con le armi, e quindi il significato è un altro, non dobbiamo dimenticarlo".
Ollàlàààà, cazzuto l'intonacato incanutito nevvero? Meritava di star qui. Clap clap.
Passiamo al secondo argomento.
Il ministro della cultura francese Frédéric Mitterrand (un omonimo? oppure la politica è uguale dappertutto e cioè un'accozzaglia di incapaci raccomandati?) prima ha dato l'assenso al fatto che Cèline avrebbe dovuto essere ricordato nelle celebrazioni nazionali francesi del 2011 e poi, accogliendo le proteste di Serge Klarsfeld (noto cacciatore di nazisti), ha fatto una clamorosa marcia indietro.
In pratica il ministro ha mandato al macero un volume di trecento pagine, di cui due dedicate a Cèline, che lui stesso aveva già approvato e che avrebbe dovuto presentare il giorno dopo. Bella Frédérì! Sì prop't o'mostr!
Ora dico io...
Cèline sarà stato antisemita, avrà scritto porcate come Bagattelle per un massacro e La scuola dei cadaveri e con ciò? Ha scritto dei capolavori e quelli si leggono e si ammirano, ha scritto delle cacate e quelle si leggono e si "discutono". Ma togliere Cèline dalle celebrazioni francesi del 2011 secondo me è una stronzata.
Si cresce, cazzo, e si cresce soprattutto con il confronto, con l'aperto dibattito.
Insabbiare, nascondere non è mai positivo a mio parere.
Son passati pure sessant'anni dai fatti cèliniani, sarebbe pure ora porca miseria ladra!!! Céline è un grande scrittore, si deve celebrare. Cèline ha commesso degli errori, se ne parla; qual è il problema?
Poi però celebrano il Re Sole...il Re Sole il Re Sole, si riempono la bocca con sto Re Sole, ma chi era costui? Semplicemente uno dei tanti tiranni minchioni che hanno funestato la storia umana. Solo che son passati secoli e quindi invece di dire ma che siamo matti a celebrare un imbecille unto dal signore che viveva a spese del popolo?, lo celebrano esaltandosi col Re Sole. Sudditi, sudditi sempre, merda siete e i Re Sole vi meritate.
Io amo Cèline e quindi scendo in campo per lui. (sic.)
Louis-Ferdinand lascio la parola a te, dài: "Sappiate avere torto, il mondo è pieno di gente che ha ragione. È per questo che marcisce".
Ometto, per carità cristiana, la conclusione dell'articolo che ho letto sul Corriere.
Da far venire la diarrea ai lombrichi.

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