martedì 16 agosto 2011

Come affrontare un classico colloquio di lavoro


Quando affrontate un colloquio di lavoro ci dovete andare a cazzo dritto. Tirate fuori le palle e rispondete a muso duro. Forse non vi assumeranno, ma almeno vi toglierete la soddisfazione di rispondere come si deve a quell'idiota che vi farà il colloquio. E questo vale più di qualsiasi lavoro.
Un consiglio. Il coglione dietro la scrivania vi darà del tu, perchè si ritiene superiore. Voi, ovviamente, dovrete fare lo stesso.

Parlami di te.

Sono un bravo ragazzo, ma se mi incazzo divento ingestibile e diciamo che io sto SEMPRE incazzato. Sono arguto, ironico, disponibile. Basta che non mi cacate il cazzo.

Dimmi i tuoi punti di forza.

Bicipiti, pettorali e addominali. E ho lo sguardo ammaliatore.

Dimmi i tuoi punti di debolezza.

Fammi la prossima domanda.

Perché vuoi cambiare lavoro?

Veramente non lo sto cambiando, visto che non l’ho mai avuto né voluto.

Perché vuoi lavorare qui da noi?

Perché so che avete molti dirigenti donna dalle quali spero di essere molestato.

Dove ti vedi tra 5, 10 anni?

A letto con tua moglie.

Non sei troppo qualificato per questa posizione?

Parliamoci chiaro. Nessun lavoro è degno di me. Ma devo pur campare, cazzo.

Descrivi la tua azienda ideale.

Orario corto 9-13 dal lunedì al giovedì. Decine di segretarie bone che girano nude per gli uffici e pronte a venire in braccio o sotto la scrivania e ovviamente i colleghi sono dei gran fancazzisti che non fanno una sega tutto il giorno.

Come gestire i silenzi.

Ma che cazzo di domanda è? I silenzi non si gestiscono, si interrompono.

Perché dovremmo scegliere te?

Perché altrimenti vengo sotto casa tua e ti sparo alle gambe.
La prima volta.

Perché non lavori da così tanto tempo?

Io non ho MAI lavorato. Io sono un artista, un filosofo, un intellettuale. Il lavoro è per le bestie.

Sei disponibile a viaggiare o trasferirti?

Certo che sì. Tanto abito nella merda, nessun posto potrebbe mai essere peggiore. E poi non ho legami, non li ho voluti di proposito per essere libero e senza palle al piede.

Vedo che tra gli interessi hai messo molte cose, che buoni libri hai letto ultimamente?

Io leggo molto e sempre roba di prima qualità. Comunque ultimamente ho letto le poesie sulla fica di Jana Cerna, quelle sulla vagina sanguinante di Joyce Mansour, Sartre, Freud, Dostoevskij, Nietzsche, Platone e molto molto altro a cui tu non arriverai mai.

Che interessi hai al di fuori del lavoro?

A me interessa tutto fuorché il lavoro. Comunque direi leggere, disegnare, pensare, qualche film, il teatro, le femmine, l’arte, tutta l’arte…tutta roba che tu cazzone non capirai mai tu che mangi, vedi la tv, cachi e vai a dormire.

Dimmi una volta in cui il tuo lavoro ha avuto delle critiche.

Una volta mio padre osò criticare un lavoro che avevo fatto in casa. Sta ancora a piagne pe’ i calci che c’ha pijato.

Quali sono i punti di forza e di debolezza della tua impresa attuale ( ex capo, management etc).

Bè, ho lavorato in una scuola di camorristi e ci tengo a dire che la proprietaria è una stronza.

Sono un po’ dubbioso per il fatto che non hai tanta esperienza quanta vorremmo.

Ma se non me la fate mai fare, quando la accumulo sta cazzo di esperienza?

Perché dovrei prendere qualcuno esterno quando potrei promuovere un interno?

Perché se non prendi me che sono un esterno, poi te la ficco io una cosa all’interno...

A poter tornare indietro, cosa avresti fatto di diverso nella tua vita?

Non rifarei mai la stronzata di nascere.

Puoi lavorare sotto pressione?

Sì, ma lavorerei ancora meglio sotto una bionda.

Come mai non guadagni di più a questa fase della tua carriera?

Perché, come ho cercato di farti capire, non sono interessato ai soldi. Mi hai preso forse per un ebete che vive per possedere rettangolini di carta?

Qual è stata la decisione più sofferta che ha mai preso?

Ieri sera al fast food di Filippo. Non sapevo se pendere la bianca con la mozzarella e la salsiccia o quella con wurstel e patatine.

Qual è stato il lavoro più noioso che hai mai fatto?

Il gigolò a Manhattan. Alla lunga trombare tutte le sere è nauseante.

Sei mai stato assente dal lavoro per più di un paio di giorni nei precedenti lavori?

Sì, alla scuola dove ho lavorato li ho mandati affanculo per un mese intero e non li ho manco avvisati. Credo di essere l’unico prof al mondo che ha fatto filone.

E’ un problema per te lavorare la notte o nei weekend?

No, assolutamente. Di notte ho lavorato ai tempi del gigolò; nei week end posso lavorare, basta che non lavori dal lunedì al venerdì.

Come mai hai cambiato cosi tanti lavori?

Ne ho cambiati tanti perché erano tutti in nero, a contatto con gente di merda, sottopagati e non degni di me.

Come avresti potuto fare carriera più velocemente?

Operandomi a Casablanca.

11 commenti:

  1. Che meraviglia! :)
    Magari si potesse rispondere così...
    Io comunque una volta ho fatto qualcosa di simile con la lettera di presentazione per un lavoro via e-mail, ero esasperata da tutti quelli che manco ti rispondono così decisi di scrivere la lettera come la "sentivo" e non come "dovrebbe" essere.
    Ovviamente non mi hanno risposto ma ho saputo che l'hanno letta e questo mi ha messo di buonumore per almeno una settimana!

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  2. ...per quanto riguarda l'ultima risposta però io avrei fatto una piccola aggiunta:
    "Operandomi a Casablanca e facendo pompini al capo".

    Perchè il solo fatto di essere donne non basta.

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  3. Anch'io ho fatto il gigolò a Manhattan... hai ragione sul fatto che trombare tutte le sere non è così spassoso come dicono... ^_^

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  4. Ti voglio Segretario Nazionale CGIL. Subito.

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  5. @ Orsa
    veramente l'operazione a Casablanca contempla il divenire trans e intraprendere la redditizia strada del meretricio.

    @ Notizie del Futuro
    devi darmi un nome, non posso risponderti con "caro Notizie del Futuro..."

    @ Cesco
    molto bene! ti nominerò vice segretario operativo e per prima cosa andremo a prendere a calci nel culo quelli della CISL e della UIL.

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  6. veramente l'operazione a Casablanca contempla eliminare o aggiungere qualcosa, nel tuo caso, essendo uomo, ti tolgono il pisellino, ti "costruiscono" una vagina e diventi donna non trans.
    I trans sono donne con il pisello e se vanno a Casablanca...diventano donne senza pisello.
    E generalmente preferiscono rimanere nella prima condizione, perchè più richiesta da uomini etero.

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  7. hai ragione.
    appena si esce dai due sessi canonici, vado in confusione.

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  8. ...capita.

    Pensavo mi redarguissi per il "pisellino" :)

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  9. La migliore risposta l'ha data Alessandro, un signore di monsummano, cinquantapassa anni, collezionista di picture disc (ha la più grande collezione al mondo, fotografata ed edita da Taschen), disoccupato da quando ricordo. L'ufficio del lavoro lo segnala ad una azienda, questi lo chiamano,

    "Abbiamo parlato con l'ufficio del lavoro, ci dicono che ha bisogno di lavorare"

    "Si sono sbagliati, io ho bisogno di soldi, di lavorare farei a meno"

    Breve silenzio, alla risposta non contemplata la ragazza non sa cosa dire e decide di proseguire ignorandola.

    "Noi siamo una azienda molto giovane e dinamica"

    "Benissimo, mandatemi il vostro curriculum, vi farò sapere"

    Altro silenzio. Più lungo.

    "Veramente è lei che ci deve mandare un curriculum e, nel caso, sostenere un colloquio"

    "Mica penserà che vada a lavorare per una azienda che nemmeno conosco? Mandatemi un vostro curriculum ed eventualmente vi farò sapere quando potete venire da me. Sono una persona molto occupata."

    Fine della storia.

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  10. A me piace sempre raccontare la storiella napoletana.

    C'è un gruppo di disoccupati napoletani che sta protestando per il lavoro sotto il municipio di Napoli.
    A un certo punto, uno degli assessori dice a uno dei disoccupati: Uagliò, tengo un lavoro per te.
    Azz, risponde quello, tra tanta gente proprio a me?

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  11. XD hahahaha mi fai spaccare.
    L'ultima risposta è ottima.

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