lunedì 31 gennaio 2011

Avviso per tutte le FEMMINE

Ciao ragazze! siete carine e dalla mentalità aperta? Bene, allora leggete il seguito.
Se nelle feste di Natale, a Capodanno, a Pasqua, a Carnevale, per i week end, i ponti e tutti i giorni festivi possibili e immaginabili vi sentiste sole...contattatemi!
Potremo passare giornate indimenticabili, fare passeggiate romantiche, appassionanti chiacchierate e anche molto molto altro.
Fatevi coraggio, ci divertiremo!
Ovviamente vengo gratis no pagamento.
Sì donne perditempo, no serietà.
Sono gradite femmine d'età 18-39.
Massima discrezione per le femmine già impegnate.

Vi aspetto.

sabato 29 gennaio 2011

Una guerriglia per l'anima

...Se è vero che la filosofia è inseparabile da una certa qual collera contro l'epoca, è anche vero che essa ci procura una certa serenità. Nondimeno la filosofia non è una Potenza. Le religioni, gli Stati, il capitalismo, la scienza, il diritto, l'opinione pubblica, la televisione sono delle potenze, non la filosofia. La filosofia può conoscere grandi battaglie interne (idealismo-realismo, ecc.), ma sono battaglie da ridere.
Non essendo una potenza, la filosofia non può ingaggiare battaglia con le potenze; contro di loro conduce semmai una guerra senza battaglie, una guerriglia. Non può dialogare con loro, non ha nulla da dire, nulla da comunicare, può solo avviare dei pourparler. Poichè le potenze non si accontentano di rimanere esteriori, ma penetrano anche in ciascuno di noi, grazie alla filosofia ciascuno di noi si trova incessantemente in pourparler e in guerriglia con se stesso.

giovedì 27 gennaio 2011

Non è successo

In verità prima avevo pensato ad una cosa e poi ad un'altra, ma non c'ho voglia.
Di niente.
Lamentarmi, sfogarmi questo sì (in fondo un blog è soprattutto questo). Del resto me ne impipo alla grande.
Mi trascino, mi annoio, affogo nel nulla più nullifico possibile.
Non sarà virile, ma chissenefrega. Quando non è tempo non è tempo; pochi cazzi.
Debbo incontrarmi con la signora Pelikan e farmi spiegare come si cancellano in un lampo le cose. Debbo altresì incontrarmi con il signor Sciacquone per scoprire l'arte di far scomparire gli stronzi in un batter baleno. Debbo infine incontrarmi con il ministro della Sanità e dirgli a'stronzo, riapri i manicomi!

martedì 25 gennaio 2011

Sfizio numerico sanguinario

Per sfizio.
Voglio fare la conta dei morti ammazzati dalla camorra dall'anno in cui sono nato.
Nel 1979 cento morti, nel 1980 centoquaranta, nel 1981 centodieci, nel 1982 duecentosessantaquattro, nel 1983 duecentoquattro, nel 1984 centocinquantacinque, nel 1985 centocinquantacinque, nel 1986 centosette, nel 1987 centoventisette, nel 1988 centosessantotto, nel 1989 duecentoventotto, nel 1990 duecentoventidue, nel 1991 duecentoventitrè, nel 1992 centosessanta, nel 1993 centoventi, nel 1994 centoquindici, nel 1995 centoquarantotto, nel 1996 centoquarantasette, nel 1997 centotrenta, nel 1998 centotrentadue, nel 1999 novantuno, nel 2000 centodiciotto, nel 2001 ottanta, nel 2002 sessantatrè, nel 2003 ottantatrè, nel 2004 centoquarantadue, nel 2005 novanta, nel 2006 novantasette, nel 2007 centonove, nel 2008 sessantacinque, nel 2009 settanta.
Considerando il 2010 su cui non trovo dati certi e il 2011 ancora in corso (ma niente paura, degli omicidi ci son già stati) sono all'incirca 4000 morti.
...<< La camorra ha ucciso più della mafia siciliana, più della 'ndrangheta, più della mafia russa, più delle famiglie albanesi, più della somma dei morti fatti dall'ETA in Spagna e dall'IRA in Irlanda, più delle Brigate Rosse, dei NAR e più di tutte le stragi di Stato avvenute in Italia. La camorra ha ucciso più di tutti. Mi viene in mente un'immagine. Quella della cartina del mondo che spesso compare sui giornali. Campeggia sempre in qualche numero di "Le Monde Diplomatique", quella mappa che indica con un bagliore di fiamma tutti i luoghi della terra dove c'è un conflitto. Kurdistan, Sudan, Kodovo, Timor Est. Viene di gettare l'occhio sull'Italia del sud. Di sommare i cumuli di carne che si accatastano in ogni guerra che riguardi la camorra, la mafia, la 'ndrangheta, i Sacristi in Puglia o i Basilischi in Lucania. Ma non c'è traccia di lampo, non v'è disegnato alcun fuocherello. >>...

domenica 23 gennaio 2011

Anvedi sto prete aò!!!

Mentre Roadhouse Blues rulla alla grande nelle casse, ho deciso di fare un post insolito.
Insolito perchè voglio occuparmi di cose di cui di solito non me ne sbatte un cacchio.
I preti e l'attualità, per esempio.
Cosa m'importa dell'attualità? A me frega solo del domani e del posdomani, oppure del remoto. Sì, passato e futuro vanno bene. Il presente non l'ho portato, mi spiace, e stappa quella cazzo di Martini, va'.
Un prete di Padova ha dichiarato (dopo la morte di un militare italiano in Afghanistan): "Certo sono dispiaciuto che questo giovane sia morto. Ma andiamo piano però con l'esaltazione retorica, non facciamone degli eroi. Quelle non sono missioni di pace". Il prelato impomatato ha aggiunto: "Vanno lì con le armi, e quindi il significato è un altro, non dobbiamo dimenticarlo".
Ollàlàààà, cazzuto l'intonacato incanutito nevvero? Meritava di star qui. Clap clap.
Passiamo al secondo argomento.
Il ministro della cultura francese Frédéric Mitterrand (un omonimo? oppure la politica è uguale dappertutto e cioè un'accozzaglia di incapaci raccomandati?) prima ha dato l'assenso al fatto che Cèline avrebbe dovuto essere ricordato nelle celebrazioni nazionali francesi del 2011 e poi, accogliendo le proteste di Serge Klarsfeld (noto cacciatore di nazisti), ha fatto una clamorosa marcia indietro.
In pratica il ministro ha mandato al macero un volume di trecento pagine, di cui due dedicate a Cèline, che lui stesso aveva già approvato e che avrebbe dovuto presentare il giorno dopo. Bella Frédérì! Sì prop't o'mostr!
Ora dico io...
Cèline sarà stato antisemita, avrà scritto porcate come Bagattelle per un massacro e La scuola dei cadaveri e con ciò? Ha scritto dei capolavori e quelli si leggono e si ammirano, ha scritto delle cacate e quelle si leggono e si "discutono". Ma togliere Cèline dalle celebrazioni francesi del 2011 secondo me è una stronzata.
Si cresce, cazzo, e si cresce soprattutto con il confronto, con l'aperto dibattito.
Insabbiare, nascondere non è mai positivo a mio parere.
Son passati pure sessant'anni dai fatti cèliniani, sarebbe pure ora porca miseria ladra!!! Céline è un grande scrittore, si deve celebrare. Cèline ha commesso degli errori, se ne parla; qual è il problema?
Poi però celebrano il Re Sole...il Re Sole il Re Sole, si riempono la bocca con sto Re Sole, ma chi era costui? Semplicemente uno dei tanti tiranni minchioni che hanno funestato la storia umana. Solo che son passati secoli e quindi invece di dire ma che siamo matti a celebrare un imbecille unto dal signore che viveva a spese del popolo?, lo celebrano esaltandosi col Re Sole. Sudditi, sudditi sempre, merda siete e i Re Sole vi meritate.
Io amo Cèline e quindi scendo in campo per lui. (sic.)
Louis-Ferdinand lascio la parola a te, dài: "Sappiate avere torto, il mondo è pieno di gente che ha ragione. È per questo che marcisce".
Ometto, per carità cristiana, la conclusione dell'articolo che ho letto sul Corriere.
Da far venire la diarrea ai lombrichi.

sabato 22 gennaio 2011

Tranne te tranne te tranne teeeeee

E poi ti accorgi che la merda t'arriva addosso tutta insieme.
A BI
Sembra che la sfiga si diverta a farti sbattere per quattro casini alla volta.
A BI
Ma fortunatamente c'ho pure molto da fare e non posso perdermi in paranoie.
Sto godendo a metà per la scuola.
L'hanno chiusa perchè sono degli imbroglioni con quella direttrice con la faccia da delinquente e quel cazzone del figlio. Afammocc sono contento!
Però ci rimetto dal punto di vista lavorativo e dal lato umano. I ragazzi mi mancano, stavamo ingranando e facendo lezione.
Ieri uno di quinta m'ha chiesto se potevo mandargli degli appunti di filosofia e storia...lo farò, sono già al lavoro.
Vedi che c'ho da fare? nuove e sempiterne sfide da affrontare?
Non posso perdere tempo appresso a nà stronza.

giovedì 20 gennaio 2011

I corvi

Signore, quando i campi sono freddi,
Quando sui casolari diroccati,
Tacciono i rintocchi dell'angelus...
Sulla natura sfiorita
Fa' che si avventino dai grandi cieli
I corvi cari e deliziosi

Strana masnada di severi stridi,
Il vento freddo vi aggredisci i nidi!
Oh voi, lungo i fiumi ingialliti,
Voi, per le strade d'antiche vie crucis,
Sopra i fossati e sopra le buche
Disperdetevi, su, radunatevi!

A migliaia, sui coltivi di Francia,
Ove dormono i morti dell'altro ieri,
Su, d'inverno, turbinate,
Affinchè ogni passante ripensi!
Che tu sia il banditore del dovere,
Oh nostro funereo uccello nero!

Però, santi del cielo, sulla quercia,
Alta a maestra nella sera incantata,
Lasciate le capinere di maggio
Per chi in fondo al bosco, sull'erba
Da cui nessuno sfugge, è incatenato
A una disfatta che non ha domani.

sabato 15 gennaio 2011

L'opera più grande (per me)

Se dico torta, cosa può venire in mente? Festa, dolce bontà, allegria, ecc.
E se dico tassa? Soldi che se ne vanno, obbligo, ecc.
E se dico figa? Sorriso malizioso oppure fastidio per la parola non elegante.
E se dico ancipite? Niente. Magari sorge spontanea la domanda: e che cacchio vuol dire?
Che ha una doppia natura, un doppio aspetto; niente di complicato.
E se dico problema? Guaio, rotture di palle. Eppure c'è qualcuno, anche solo uno, che può negare di averne e di averne avuti? C'è qualcuno che può negare che i problemi esistano eccome? Se ci penso bene anche la mela fu un problema, forse uno dei primi. Non ricordo manco più chi disse che tutta la vita è risolvere problemi. Attenzione però, non sto dando una connotazione solamente negativa della parola problema. Anzi, a volte si possono avere problemi piacevoli e possiamo vedere il "problema" pure come stimolo, come sale della vita ecc.
Debbo riflettere su alcune cose, leggerne altre e rileggerne svariate.
Per prima cosa però darò un'occhiata, l'ennesima, all'affresco di Raffaello La scuola di Atene.

giovedì 13 gennaio 2011

Ho trucidato un trudy

Vanità, leggerezza senza importanza.
Mi sento la stessa felicità nel cuore che doveva avere il caro Giacomo. Storie, passioni e fughe. Di corsa, sempre.
Ho pure, però, del lavoro da fare. Non mi giro certo i pollici.
Cancellati più di 100 sms. Parole affettuose, infuocate, intense. Roba vana.
Cancellati album e post su facebook. Scambi divertenti, ammiccanti, dolci. Immagini carine e dedicate (o delicate). Roba vana.
Cancellati numeri dalla rubrica. Roba vana.
Ho sgozzato un piccolo peluches. Non lo sopportavo più con quella faccia da stronzo.
Restano dei bei ricordi, perchè negarlo.
Questo è l'ultimo post che dedico a sta faccenda, diverrei noioso e poi che cazzo non merita altro spazio nè tempo nè pensieri. Sarà per la prossima e poi un uomo deve saper andare sempre avanti, ma soprattutto ogni esperienza è importante perchè da ogni esperienza si impara qualcosa. (bravo! grazie)
Lascio con questa lezione per i più giovani.
Se una donna parla di sincerità, verità e rapporto schietto e diretto...state attenti! Al 99% farà tutto al contrario.

mercoledì 12 gennaio 2011

La prossima, ci penso io

Mi sento invecchiato di cent'anni, imbruttito e mi pare pure di zoppicare.
Che merda.
A scuola mi son preso tre giorni di malattia, vaffanculo. Non mi sento bene, m'è tornata pure la tosse. Non è affatto una situazione che merita sacrifici da parte mia. Puah! Tornerò sabato, faccio i miei porci comodi. Come fanno tutti. O sbaglio?
Mi sento un rifiuto e le consolazioni, alcune consolazioni, mi fanno proprio incazzare.
Figurati, ma figurati davvero se poteva andar bene.
Lascio un consiglio per i più giovani, anzi due.
Mai fidarsi delle donne.
Le donne già sono matte, ma se ne incontri una pazza davvero fuggi, scappa! non ne caverai nulla di buono.

lunedì 10 gennaio 2011

La capra

Ho parlato a una capra.
Era sola sul prato, era legata.
Sazia d'erba, bagnata
dalla pioggia, belava.

Quell'uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi, prima
per celia, poi perché il dolore è eterno,
ha una voce e non varia.
Questa voce sentiva
gemere in una capra solitaria.

In una capra dal viso semita
sentiva querelarsi ogni altro male,
ogni altra vita.

domenica 9 gennaio 2011

Che freddo

Sento freddo, molto freddo.
Io non sono ipocrita, falso o crudele e non immagino mai comportamenti di tal fatta.
Purtroppo pare che se fai un pensiero cattivo, quello sia pure vero.
Chi non sente l'evidente verità di una frase come questa?
"Non ci si può fidare di nessuno"

venerdì 7 gennaio 2011

Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni

Spegniti, spegniti, breve candela! La vita non è altro che un'ombra che cammina; un mediocre attore che si pavoneggia e si dimena sul palcoscenico per il tempo della sua parte e poi non si ode più oltre. È una favola narrata da un idiota, piena di strepito e furia e senza significato alcuno. (Macbeth: atto V, scena V)

Ho visto l'ultimo film di Woody Allen ed è come un bimbo col muco rosa al naso: forse ma forse carino.
Intrecci di coppie in crisi, con finale che lascia in sospeso i possibili sviluppi.
Simpatica la vecchia mollata dopo 40 anni di matrimonio dal marito e che si rivolge ad una chiromante(?).
Ben congegnata la storia dello scrittore che pubblica un libro "rubato".
Andando al cinema, e quindi pagando, non lo consiglio e gli do un 5.

giovedì 6 gennaio 2011

per il 2011

L'amore vero dura due giorni. Tutto il resto è amministrare rotture di coglioni, affetto e trombate.