lunedì 6 maggio 2013

Finalmente è morto Andreotti. Il mondo è un poco poco poco più pulito


Con circa quarant’anni di ritardo è crepato Giulio Andreotti.
Ovviamente il web è pieno di commenti alla lieta notizia. Ho cercato di scegliere i più divertenti e illuminati.
Dite quello che volete su Andreotti, ma ad oggi in Italia non c'è un solo politico col suo pragmatismo e con la sua intelligenza...
Questo è stato il primo che ho letto e mi ha messo subito di buonumore.
Il secondo è stato quello di Gad Lerner:
Giulio Andreotti se n’è andato dopo una vita lunghissima la cui essenza resterà custodita nell’ombra. Egli rappresenta i misteri del potere italiano, e il loro intreccio che sfugge perfino agli storici: il Vaticano, la mafia, e in mezzo? La politica, la finanza, gli apparati dello Stato, la cultura popolare. Se Andreotti è riuscito a gestire per decenni il misterioso crocevia del potere italiano, lo si deve a un garbo e a un senso del limite davvero eccezionali.
Due ricordi. Quando ero giovane e su “Lotta Continua” pubblicavamo titoli davvero non teneri col presidente del Consiglio dell’epoca (naturalmente era lui), capitava più di una volta che arrivasse il motociclista-fattorino da Palazzo Chigi recandoci una sua letterina scritta a mano di commento. Dove trovava il tempo? Ben più di recente, quando le bravate del ministro Calderoli provocarono una crisi pericolosissima nei rapporti fra Italia e Libia, fu a lui che mi rivolsi per avere una parola di moderazione e all’Infedele ne venne una lezione di diplomazia e dialogo mediterraneo di autentico pregio. Quando dirigevo il Tg1 mi diede un’intervista in favore dell’amnistia. Forse questo è meno strano, direte voi, trattandosi del protagonista di uno dei processi del secolo. Andrà all’inferno? Sono religioso, dunque non credo in questo genere di condanne.

A parte le sviolinata del cazzo, da notare la domanda stupida del giornalista. Minchia gli chiedi dell’inferno se Lerner è di religione ebraica? Mah.
Comunque non c'è dubbio che si tratti del personaggio più indecifrabile della storia d'Italia. Non dico il più importante perché è talmente indecifrabile che la sua importanza non si può misurare, può darsi che sia anche molto inferiore a quello che si dice.
Oddio, uno che detiene un potere quarantennale si fa fatica a sottovalutarne l’importanza. O no?
Assistiamo, ora, a un ping pong tra due geni. Quelli fanatici del “cinismo”, quelli che il politico onesto, per bene e che lotta contro la merda è un povero sfigato, “un principe azzurro”.
- Il cinismo è stata forse la sua principale dote. In politica serve anche il cinismo soprattutto ad alti livelli in periodi particolari come quelli vissuti da Andreotti.
- Esatto! È questo che la gente non capisce... loro vorrebbero il principe azzurro puro e genuino. Non si rendono conto che senza cinismo non si va da nessuna parte in politica!

Godiamoci in silenzio questa perla:
Andreotti piaccia o non piaccia non è stato un criminale e non si è mai difeso DAI processi. Li ha affrontati.
In pratica uno che ha rapporti con la mafia non è un criminale, poi è un eroe perché va ai suoi processi e non li fa rimandare come quel vergognoso di Berlusconi. Mah.
Poi c’è il commento da storico navigato:
Figura controversa, discussa che però, tra luci e ombre, nel bene e nel male, è un simbolo della storia italiana. Questo è innegabile.
Io non credo che Andreotti sia una figura discussa o controversa, anzi. È una figura molto chiara.
Però non voglio parlare io, ma far parlare Piersanti Mattarella.
“Piersanti Mattarella, che ne pensa Lei di Giulio Andreotti?”
“È un mafioso pezzo di merda che spero bruci all'inferno insieme al suo amico Stefano Bontate”.

8 commenti:

  1. Ovunque sia andato (a seconda della fede di chi legge...), sicuramente troveranno il modo di rispedircelo indietro.

    Maurizio Madaro. (Facebook)

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  2. Il condivido il tuo post su tutto tranne che su questa frase:
    "Con circa quarant’anni di ritardo"
    Io l'avrei cambiata in
    "Con circa novantaquattr’anni di ritardo"

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    1. stima per la citazione. "con circa novantaquattr'anni di ritardo"

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  3. Tutti i politici che hanno ridotto l'Italia nello stato in cui è adesso dovrebbero schiattare presto! Purtroppo questi maledetti hanno lunga vita (vedasi Gelli, Ingrao, Ciampi, Colombo, Conso, Rognoni, Forlani, De Mita, Berlusconi, Dini, Amato, Prodi ecc)

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    1. Io aggiungerei anche Mancino e Dell'Utri che sono corrotti fino al midollo. L'unico che "salverei" è Napolitano, ma solo perchè in questo momento storico c'è bisogno di un presidente.

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  4. Tanto tutti questi "signori" hanno già avuto la loro punizione, perchè non credo che sopportare la vecchiaia sia una bella esperienza.

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  5. Peccato che questi pezzi di merda che hanno rubato e rovinato il nostro paese, hanno ancora le mogli in vita che continuano a percepire tra l'altro pensioni d'oro, speriamo che presto anche loro possano smettere di respirare

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