giovedì 30 agosto 2012

Le stelle inquiete

L’umiltà è la radice dell’amore.
Vorrei segnalare, prima di dimenticarmene, un prodotto editoriale molto simpatico.
In realtà questa segnalazione è dedicata agli amanti della filosofa francese Simone Weil.
Si tratta di un taccuino con la copertina rigida (con un elastico blu per chiuderlo), che contiene in fondo ad ogni paginetta un pensiero della Weil.
Lo comprai alla Feltrinelli di Milano e mi fece compagnia durante il viaggio in treno. È come se fosse un quaderno arricchito. Non solo ci potete scrivere quel che vi pare, ma potete godere di 96 bei pensieri filosofici.
Io li ho contati uno per uno e sono 96. Perché non siano arrivati a 100 già so che rimarrà un mistero che mi perseguiterà fino alla morte.
Io amo leggere bei pensieri. Mi piace trattenerli nella mia mente, pensarli e ripensarli. A volte mi viene il dubbio che sia una specie di malattia.
I pensieri sono molto vari: spaziano dalla verità al tempo, dalla vita al bene, dall’anima al lavoro, dall’umiltà alla miseria, ecc. ovviamente sono pensieri estratti dalle opere filosofiche della Weil, non pensieri da Baci Perugina. Ci sono anche molti pensieri dedicati a Dio, a Gesù e a parole quali “grazia” “soprannaturale” e altre. Questi li lascio alla sensibilità di ognuno; comunque io li ho trovati molto onesti e coinvolgenti perché espressi con grande emotività.
Ora posto qualche pensiero per la mia e la vostra gioia:
Amare la verità significa sopportare il vuoto, e di conseguenza accettare la morte. Non è possibile amare la verità con tutta l’anima senza strappo.

Bisogna fermarsi e bussare, bussare, bussare, instancabilmente, in uno spirito di attesa insistente e umile. L’umiltà è la virtù più essenziale nella ricerca della verità.

La collettività è più forte dell’individuo in tutto, tranne che per un aspetto: il pensiero.

Il lavoro è per noi l’unica via che porta dal sogno alla realtà.

L’amicizia non è divisibile dalla realtà, proprio come la bellezza. È un prodigio, come la bellezza. E il prodigio sta semplicemente nel fatto che esiste.

Solo con le persone che amiamo sperimentiamo l’esistenza nella sua pienezza e completezza.

L’amicizia non deve alleviare il dolore della solitudine, ma raddoppiare le gioie.

Non si cerca l’amicizia, non la si sogna né ce la si augura: la si vive…

L’attenzione è la forma più rara e più pura di magnanimità. A poche anime è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono.

L’uomo non ha alcuna potenza, e tuttavia ha una responsabilità.

L’amore non è consolazione, è luce.
Insomma, se cercate un taccuino un po’ speciale dove scrivere le vostre riflessioni più profonde, questo volumetto fa per voi. In più avrete Simone Weil a farvi compagnia...e non è poco.

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