martedì 4 settembre 2012

Siamo ombre che fluttuano nell'aria, dirette verso il nulla


Stamattina sei uscito che il tempo faceva già schifo. Anche l'uomo più coglione della Terra avrebbe previsto una pioggia o un temporale. Cielo grigio, nuvole enormi e nere, aria che si condensa e poi si raffredda. Insomma: perché non ti sei portato l'ombrello visto che uscivi e andavi a Napoli?
Odio gli ombrelli.
Odi gli ombrelli. Perché?
Alla prima domanda so rispondere, alla seconda non so che dire. Posso solo ripetere: odio gli ombrelli.
Dimmi un'altra cosa. Perché tutta la giornata eri convinto fosse lunedì? Oggi è martedì.
Bè, non lo so. Può capitare, no? Che c'è di strano?
Di strano c'è che a te capita SPESSO. Quante volte di venerdì rompi i coglioni sul che fare la sera credendo sia sabato? E il mercoledì e il giovedì che confondi costantemente? Perché?
Non so che dire, non so spiegarlo.
Allora cazzo scrivi se non hai niente da dire di significativo. Che fai? Il sdfmmicnmxc?
Il che??
PUPPA!!!
In realtà oggi la giornata s'è messa storta perché a un certo punto ho pensato: Non hai fatto alcun progresso. Progresso in che? mi sono chiesto. In generale. In generale, non hai fatto alcun progresso. Ecco, quel "generale" mi ha ferito e messo di cattivo umore.
E poi?
E poi ho letto Morte accidentale di un anarchico e mi sono incazzato, mi è piombato addosso un gran dolore. Che, tra parentesi, devo ancora elaborare.
Domani l'avrai elaborato?
Credo di sì.
Allora non fare la femminella con le paturnie, torna domani e parlaci dell'opera di Dario Fo. E bene, parlacene in modo adeguato. Capito?
Ok.

7 commenti:

  1. Anche io odio gli ombrelli, per fortuna nelle città esistono i portici, o i posti dove infilarti finché non smette di piovere. L'ombrello è ingombrante, ecco. Un cappuccio o un impermeabile ci salverà (meglio un cappuccio, che anche l'impermeabile è ingombrante).

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    1. oggetti veramente odiosi...i portici mi hanno salvato parecchie volte.

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  2. Mi hai fatto tornare in mente un passo di Oscar Wilde in non ricordo più quale libro. Un tizio era stato invitato ad una cena elegante e si presenta con due ore di ritardo e tutto sporco di fango. Invece di scusarsi si presenta così (cito a memoria): "Signori, non subisco mai l'autorità delle perturbazioni atmosferiche nè della divisione convenzionale del tempo. Sarei ben lieto di ristabilire l'uso corrente della pipa d'oppio e del Kriss malese, ma non di quegli oggetti infinitamente più perniciosi, e d'altronde volgarmente borghesi, quali l'orologio e l'ombrello!"
    :)

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  3. Mah, sarò controcorrente ma a me l'ombrello piace, anche quello vezzoso da sole; mi ricorda che nella vita anche sotto l'acquazzone più terribile o nella giornata più assolata del deserto qualcosa per ripararsi che puoi portarti c'è sempre.
    Un ricordo, una canzone, un indumento, un profumo, uno sguardo, un libro: tanti piccoli ombrelli per fare in modo che non ci si senta una munnezza certi giorni nati sbagliati in generale

    Anche a me il libro di Dario Fo, che ho letto l'anno scorso, mi ha fatto mooooolto incazzare.

    Salvezze illimitate :-)

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    1. sei troppo simpatica...quando ho letto "controcorrente", ho riso davvero di cuore. un sorriso sincero.

      fai bene a voler bene agli ombrelli, lascia stare sono io il maniaco

      :-)))

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    2. Naaa, non sono simpatica , è che mi disegnano così :-D

      Buon fine settimana , spero senza comunque ombrelli ( qui c'è il sole ma finalmente si respira! )
      Baciamo le mani

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