lunedì 3 settembre 2012

Una lama di luce


Sulle riviste patinate & acculturate circola la voce che Una lama di luce sia il miglior Montalbano scritto da Camilleri. Io questo non lo posso dire perché non ho l’esperienza bibliofila necessaria per dirlo. Quello che posso affermare è che Una lama di luce è meraviglioso dall’inizio alla fine.
Avevo preso degli appunti, ma preferisco andare a braccio.
Innanzitutto la lingua di Camilleri, un siciliano che mi ha ammaliato. È diventato una sorta di droga, mi ha creato dipendenza, ho voglia di leggerne ancora. Taliò, spiò, n’zemmula, e tantissime altre parole che leggevo ad alta voce per sentirne il suono e che amo ripetere ancora ogni tanto. Ovviamente è una “spezia” dal gusto forte e deciso, può non piacere. Io la adoro.
Questione ritmo. Faccio i complimenti a Camilleri perché durante la lettura non c’è mai un punto morto, ma pagina dopo pagina il ritmo è sostenuto e il libro fila come un treno.
I dialoghi e le interazioni tra i personaggi funzionano alla grande. Montalbano cambia sempre a seconda del personaggio che affronta, e riesce a essere spassoso pure quando parla con un granchio.
La storia è avvincente, spiritosa, ironica, sentimentale e addirittura onirica - insomma il classico “giusto mix”.
Catarella è meraviglioso non solo perché ti strappa quelle grasse risate che fanno bene al cuore, ma perché la sua maschera buffa è utilissima a stemperare la tensione che a volte si crea.
Poi, parliamoci chiaro, Montalbano è un commissario di polizia quindi uno si aspetta “letteratura gialla”, casi da risolvere e i casi ci sono. Sono addirittura quattro (rapina, omicidio, traffico d’armi, furti di opere d’arte) e Camilleri li ha saputi incastrare benissimo tra loro e renderli veramente avvincenti.
La colonna della storia è il triangolo Montalbano, Marian e Livia con il tunisino Francois sullo sfondo. Le telefonate tra Montalbano e Livia e Montalbano e Marian mi hanno ricordato da vicino lo stile di Boll in Opinioni di un clown. Mò non so perché, ma adoro i dialoghi telefonici nelle storie. Non saprei spiegarlo.
Il complimento più bello che posso fare a questo libro è che mi ha incollato alla pagina. Avete presente quando dovete pranzare o cenare e non vedete l’ora di finire per riprendere a leggere? Ecco, è stato proprio così. Un’emozione meravigliosa.
Non te ne fotte niente di quello che hai nel piatto o del telefono che suona. Vuoi solo sapere come va a finire il sopralluogo con Intelisano, se è stata la pistola di di Marta a sparare, com’è andato l’abbordaggio di quel don Giovanni di Augello con Valeria, ecc. ecc.
Il finale poi mi ha lasciato l’amaro in bocca, ma non per la delusione. È un finale molto tenero, sorprendente, se posso usare un termine esagerato direi “struggente”. Un colpo da maestro di Camilleri.
Insomma, io domani mi vado a prendere un altro Montalbano e credo che li prenderò tutti. Voi che non l’avete mai letto provate, non ve ne pentirete.

p.s. Una brava persona che legge schifezze, che inorridisce alla parola "merda" stampata e crede che la letteratura sia solo smilla che crepa nella neve ha detto che Una lama di luce non gli è piaciuto.
Abbiamo la controprova che Una lama di luce è un capolavoro.

4 commenti:

  1. Una lama...finale direi! Mi stai diventando cattivo ;)

    Ho due donne in famiglia pazze per Camilleri.
    Questo post fa venire voglia di leggerlo anche a me (sebbene io preferisca i saggi ai romanzi o i saggi mascherati da romanzi...)

    Ciao Prof :*

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    1. No, nessuna cattiveria. Solo un po' di ironia e sarcasmo.
      Purtroppo la parola scritta sul blog nasconde a volte il tono e le intenzioni. Dovrei mettere faccine, ma già le uso altrove. Sul blog mi caco il chezzo.

      Buona serata ;-)

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  2. Cmilleri è un genio, io lo leggo da anni e non mi ha mai deluso...
    Leggili tutti e tutti ti piaceranno vedrai.
    E forse potrai apprezzare anche il Montalbano televisivo, curato da Camilleri , e passerai delle belle serate leggere e simpatiche.
    Ossequi proff :-)

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