mercoledì 19 febbraio 2014

Otto frasi sulla lettura


Libri, lettura e scrittura sono i miei argomenti preferiti. Sono la mia vita. Tutto il resto può essere importante finché gli pare ma sarà sempre e soltanto un interesse superficiale rispetto ad essi.
Sono contento di aver trovato queste otto frasi sulla lettura che mi appresto a condividere con chi passerà di qua. Sono pure contento perché non sono dieci e in questo modo eviterò di fare un altro fottuto decalogo. Poi otto è un numero che mi è sempre piaciuto. State attenti a non esagerare con esso, però, perché ottantotto è un numero pericoloso. Doveste usarlo potrebbe arrivare il solito sapientone a darvi del nazista perché 88 significa Heil Hitler.
Ma lasciamo perdere queste miserie e godiamoci questa breve carrellata di bellezza fatta apposta per i miei fratelli lettori.
1. Il tempo per leggere dilata il tempo per vivere. (Daniel Pennac)

2. Dobbiamo leggere per impossessarci della nostra vita. (Hermann Hesse)

3. Leggere è trovarsi di fronte il reale nella sua massima concentrazione. (Amélie Nothomb)

4. Leggere, come io l’intendo, vuol dire profondamente pensare. (Vittorio Alfieri)

5. Puoi leggere…e sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura. (Pier Paolo Pasolini)

6. La lettura ci insegna ad accrescere il valore della vita. (Cesare Pavese)

7. La lettura rende un uomo completo. (Francesco Bacone)

8. La lettura è il viaggio per chi non può prendere un treno. (Francis de Croisset)

2 commenti:

  1. .... Nei libri conversiamo con le intelligenze più vigorose della storia, nelle nostre giornate conversiamo con qualche persona che il caso ci ha messo accanto.
    QUESTO PENSIERO E' DI RODOLFO WILCOCK E MI PIACEVA AGGIUNGERLO AL SUO "OTTALOGO".
    MI MERAVIGLIA PERO' COME UNA PERSONA CHE HA COME ARGOMENTI PREFERITI "Libri, lettura e scrittura", FACCIA UN LARGO USO DI PAROLE APPARTENENTI AL REGISTRO VOLGARE. FORSE IL FATTO CHE LEI SI DEFINISCE INGESTIBILE IMPLICA ANCHE L'USO DI TALI RAFFORZATIVI? QUANDO SI E' QUALCOSA LO SI E' E BASTA E IL SOLO FATTO DI ESSERLO NON HA BISOGNO DI ALTRO. VORREI AGGIUNGERE CHE CHI LE SCRIVE NON E' ESATTAMENTE UNA SANTA E UNA MORALISTA, NEL SENSO CHE LE PAROLACCE LE UTILIZZO ANCHE IO...

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    1. Le uso quando mi va.
      E poi io sono sia signore che volgare; appunto perché sono ingestibile e non posseggo un solo registro.

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