venerdì 1 marzo 2013

Wu Ming e Internazionale vs. Movimento 5 Stelle ovvero i compagnitovarishkefiah chiedono il copyright sulla rivoluzione


Oggi mi occupo di un articolo scritto qualche giorno fa dal gruppo Wu Ming per la rivista Internazionale e dedicato al Movimento 5 Stelle.
Lo analizzerò pezzo per pezzo; chi volesse leggerlo per fatti suoi lo trova qui.

“Adesso che il Movimento 5 stelle sembra aver “fatto il botto” alle elezioni, non crediamo si possa più rinviare una constatazione sull’assenza, sulla mancanza, che il movimento di Grillo e Casaleggio rappresenta e amministra. L’M5s amministra la mancanza di movimenti radicali in Italia. C’è uno spazio vuoto che l’M5S occupa… per mantenerlo vuoto.”

Iniziamo con una finezza, con una specie di paradosso di grande effetto: Il Movimento 5 Stelle occupa uno spazio vuoto per mantenerlo... vuoto; suona maledettamente bene, no? Prendete il quaderno dove voi aspiranti letterati segnate le cose interessanti e prendete nota (ce l’avete sto quadernetto, non negatelo. Io ce l’ho e lo dico). Poi non ho capito. Il Movimento 5 Stelle è nato e va per la sua strada. Cosa impedisce ai fondamentali movimenti radicali di nascere e crescere? Cioè Grillo comanda la capa della gente e dice Voi gente, non fate i movimenti radicali! Mah, non credo abbia questo potere.
p.s. "sembra aver fatto il botto alle elezioni"? acciderbolina, ma è il primo partito come fai a scrivere sembra aver fatto il botto? il Wu Ming è per caso sordo come Napolitano che diceva di non aver sentito il BOOM? Ripeto: Movimento 5 Stelle primo partito d'Italia.

“Nonostante le apparenze e le retoriche rivoluzionarie, crediamo che negli ultimi anni il Movimento 5 stelle sia stato un efficiente difensore dell’esistente. Una forza che ha fatto da “tappo” e stabilizzato il sistema. È un’affermazione controintuitiva, suona assurda, se si guarda solo all’Italia e, soprattutto, ci si ferma alla prima occhiata. Ma come? Grillo stabilizzante? Proprio lui che vuole “mandare a casa la vecchia politica”? Proprio lui che, dicono tutti, si appresta a essere un fattore di ingovernabilità?
Noi crediamo che negli ultimi anni Grillo, nolente o volente, abbia garantito la tenuta del sistema.”

Prima di commentare, segnatevi anche il vocabolo “controintuitiva” perché vi servirà di sicuro.
Le apparenze e le retoriche rivoluzionarie io le ho sempre appioppate a chi gioca a leggere qualche frase di Marx o di Lenin (mai opere, solo slogan) e non conclude mai un cazzo.
Grillo è in giro con i suoi spettacoli teatrali da più di vent’anni (dove fa vero teatro, cioè informa la gente non le cacate alla Zelig) e la sua azione politica dal blog che si è poi trasformata nel Movimento 5 Stelle è iniziata più di sei anni fa. (Se poi Wu Ming l’ha scoperto con le elezioni 2013, non è un problema mio…)
L’articolo dice che Grillo ha garantito la tenuta del sistema; quale sistema? Volevano forse dire il sistema politico? È per mantenere il sistema che invece di giocare a fare il comunista ha organizzato raccolte di firme per referendum che andavano CONTRO il sistema?
Il sistema voleva il nucleare, l’acqua non pubblica, il legittimo impedimento, mantenere i corrotti in parlamento…i referendum chiedevano il CONTRARIO di quello che il sistema aveva deciso.
In quale universo raccogliere firme e riuscire ad imporre vari referendum contrari significa garantire la tenuta del sistema? Io credo che la gente quando decide di raccogliere firme, quando firma, quando impone un referendum e quando raggiunge il quorum sia un’ottima cosa e che sia un grande gesto contro il sistema. Forse contro il sistema è non farsi la barba, mettere jeans scuciti e cantare slogan contro il potere oppressore? Bò, può essere.

“Negli ultimi tre anni, mentre negli altri paesi euromediterranei e in generale in occidente si estendevano e in alcuni casi si radicavano movimenti inequivocabilmente antiausterity e antiliberisti, qui da noi non è successo. Ci sono sì state lotte importanti, ma sono rimaste confinate in territori ristretti oppure sono durate poco. Tanti fuochi di paglia, ma nessuna scintilla ha incendiato la prateria, come invece è accaduto altrove. Niente indignados, da noi; niente Occupy; niente “primavere” di alcun genere; niente “Je lutte des classes” contro la riforma delle pensioni.”
Non abbiamo avuto una piazza Tahrir, non abbiamo avuto una Puerta de Sol, non abbiamo avuto una piazza Syntagma. Non abbiamo combattuto come si è combattuto – e in certi casi tuttora si combatte – altrove.”

Orbene, proprio negli ultimi anni (dal 2005 in poi per essere precisi) in Italia molte persone si sono ritrovate nel Movimento 5 Stelle perché volevano un cambiamento radicale del modo di fare politica. Cambiamento delle persone, dei costi, del modo di servire la gente, ecc.
Cosa avremmo da invidiare agli altri paesi? Che sono scesi in piazza a fare la scampagnata con vino, canne, Bob Marley, stand informativi e quant’altro? E perché? Si è fatto lo stesso anche in Italia. Anche qui la gente è scesa in piazza. Secondo voi i vaffanculo day cos’erano? C’era tanta gente in piazza a Madrid che voleva far sentire la sua voce, c’era tanta gente in strada in America con l’Occupy e c’era tanta gente in piazza anche in Italia coi vaffanculo day (e non solo). E quindi?
Cos’è? Ci manca di incendiare una prateria? E dove cazzo la trovi una prateria in Italia con tutto sto cemento? Cioè ci lamentiamo che la mafia appicchi roghi nella penisola e poi si chiede al Movimento 5 Stelle di incendiare le praterie del Bel Paese?
La differenza stavolta è che invece di fare il campeggio, la scampagnata in piazza e poter dire, una volta tornato a casa, Mamma, ho fatto il rivoluzionario! E dirlo agli amici su facebook – il vaffanculo day ha avuto un seguito. Non si è disperso, non è scemato. È diventato il primo partito in Italia. Ed è in parlamento che si prova a cambiare le cose, a fare le rivoluzioni.
In Spagna, in America cosa minchia hanno ottenuto? Qualsiasi cosa abbiano ottenuto lo hanno fatto tramite la politica. La differenza è che lì hanno Obama, hanno una politica di un livello più alto del nostro. Noi siamo proprio nella merda da quel punto di vista, è per questo che non ci basta la scampagnata col pugno alzato. Dobbiamo entrare dentro, dobbiamo entrare nel Palazzo.
Per il Wu Ming è più costruttivo bruciare le banche e assaltare i supermercati. De gustibus.

“Perché?
I motivi sono diversi, ma oggi vogliamo ipotizzarne uno solo. Forse non è il principale, ma crediamo abbia un certo rilievo.
Da noi, una grossa quota di “indignazione” è stata intercettata e organizzata da Grillo e Casaleggio – due ricchi sessantenni provenienti dalle industrie dell’entertainment e del marketing – in un franchise politico/aziendale con tanto di copyright e trademark, un “movimento” rigidamente controllato e mobilitato da un vertice, che raccatta e ripropone rivendicazioni e parole d’ordine dei movimenti sociali, ma le mescola ad apologie del capitalismo “sano” e a discorsi superficiali incentrati sull’onestà del singolo politico/amministratore, in un programma confusionista dove coesistono proposte liberiste e antiliberiste, centraliste e federaliste, libertarie e forcaiole. Un programma passepartout e “dove prendo prendo”, tipico di un movimento diversivo.”

Facciamo un attimo di attenzione alla parola “ricchi”. Orrore! I ricchi si sa che son tutti porci a prescindere! Sia mai! Vade retro Satana!
Nella mia ingenuità, o me meschino, credevo fosse importante sapere se un ricco avesse lavorato e guadagnato onestamente i propri soldi. Cioè, io sono cresciuto e non dico più ricco=merda, morte ai ricchi, ecc.
Non mi risulta che Grillo e Casaleggio abbiano guadagnato illecitamente i propri soldi, che abbiano truffato, frodato o che siano dei pregiudicati. Si vede che questi del Wu Ming odiano i ricchi a prescindere oppure che un ricco non possa interessarsi alla politica per rendere essa più giusta.
Solo i poveri hanno questo privilegio, secondo loro.
Poi parlando del programma (che potete giudicare da soli essendo in rete da mesi e mesi), in pratica per loro è una vera merda. Cioè per sbagliarlo così completamente deve averlo scritto un pool di mentecatti. Io so che hanno contribuito a scriverlo persone normali, gente della società civile e anche qualche persona di livello un po’ più alto. Ognuno ha contribuito con la propria competenza ed esperienza. Avvocati medici professori economisti hanno dato il loro contributo sulla Giustizia sulla Sanità sulla Scuola sull’Economia. Niente da fare, Wu Ming lo boccia senza appello. Mi piacerebbe tanto leggere la loro ricetta magica.
Poi si stupiscono che un Movimento abbia un simbolo che possono usare solo loro (novità sconvolgente, non vi pare???) e si stupiscono che un movimento sia organizzato e che abbia un leader (novità sconvolgente bis). Forse gli indignados non hanno un leader e procedono così, a minchia di cane.
Ah, da quando sto seguendo il Movimento 5 Stelle, l’unica apparizione che ho visto dei movimenti sociali è stata a Livorno dove dieci sfigati non solo non avevano capito un CAZZO di ciò di cui si parlava, ma non ebbero manco i coglioni per salire sul palco. Chapeau.

“Fateci caso: l’M5s separa il mondo tra un “noi” e un “loro” in modo completamente diverso da quello dei movimenti di cui sopra.
Quando Occupy ha proposto la separazione tra 1 e 99 per cento della società, si riferiva alla distribuzione della ricchezza, andando dritta al punto della disuguaglianza: l’1 per cento sono i multimilionari. Se lo avesse conosciuto, Occupy ci avrebbe messo anche Grillo. In Italia, Grillo fa parte dell’1 per cento.
Quando il movimento spagnolo riprende il grido dei cacerolazos argentini “Que se vayan todos!”, non si sta riferendo solo alla “casta”, e non sta implicitamente aggiungendo “Andiamo noi al posto loro”.
Sta rivendicando l’autorganizzazione autogestione sociale: proviamo a fare il più possibile senza di loro, inventiamo nuove forme, nei quartieri, sui posti di lavoro, nelle università. E non sono le fesserie tecnofeticistiche grilline, le montagne di retorica che danno alla luce piccoli roditori tipo le “parlamentarie”: sono pratiche radicali, mettersi insieme per difendere le comunità di esclusi, impedire fisicamente sfratti e pignoramenti eccetera.”

Non c’è nessuna differenza tra il noi e il loro del M5S e quello degli altri movimenti.
Noi popolo contro la casta. Noi popolo contro i privilegi di pochi. Noi popolo contro i figli di puttana che evadono il fisco. Noi popolo contro i corrotti e i corruttori.
Poi c’è un bel po’ di retorica, con il fatto dell’1% contro il 99%.
Il M5S si batte per l’equità del sistema. Una macchina statale che costa 10 invece di 5 non è un dettaglio. È un enorme danno economico che provoca anche altri danni (inefficienza, clientelismo, ineguaglianza, ecc.) l’1% di cui si parla, almeno da noi, è l’1% di super ricchi che speculano con la borsa, con i derivati, ecc. e questa battaglia nel Movimento 5 Stelle c’è.
Grillo non ne fa parte, perché è uno che lavora e sono cazzi suoi. Non è Bernard Madoff, capito?
Qui si lotta contro le pensioni d’oro, contro chi ne ha 4 o 5, contro la forbice manager operaio che è la più larga del mondo, contro Equitalia, contro l’eccessivo carico fiscale, contro le tariffe alle stelle, contro la perdita del potere d’acquisto, contro le banche che rovinano la gente, contro i privilegi.... È chiaro o è difficile da capire?
Il programma del Movimento 5 Stelle cerca di dare un apporto costruttivo alla politica e alla società, ma secondo il Wu Ming sono fesserie tecnofeticistiche (oè, segnate pure questa parola mi raccomando). Le uniche proposte valide sono le loro, è chiaro. Quindi il Wu Ming e compagni fanno le proposte giuste e fanno nel modo giusto pure la separazione tra un “noi” e un “loro”. Dei geni assurdi.
Siamo sfortunati…in Spagna, negli Stati Uniti e persino in Argentina ci sono i grandi rivoluzionari con le grandi proposte mentre qui in Italia siamo solo dei fessi tecnofeticisti schiavi di due ricchi (orrore di default alla parola ricchi, mi raccomando).

“Tra quelli che “se ne devono andare”, gli spagnoli includerebbero anche Grillo e Casaleggio (inconcepibile un movimento comandato da un milionario e da un’azienda di pubblicità!), e anche quel Pizzarotti che a Parma da mesi gestisce l’austerity e si rimangia le roboanti promesse elettorali una dopo l’altra.
Ora che il grillismo entra in parlamento, votato come extrema ratio da milioni di persone che giustamente hanno trovato disgustose o comunque irricevibili le altre offerte politiche, termina una fase e ne comincia un’altra. L’unico modo per saper leggere la fase che inizia, è comprendere quale sia stato il ruolo di Grillo e Casaleggio nella fase che termina. Per molti, si sono comportati da incendiari. Per noi, hanno avuto la funzione di pompieri.”

Giunti a questo punto io vorrei capire cosa cazzo me ne dovrebbe fottere di quello che pensano gli spagnoli. Gli spagnoli avranno pure i loro problemi a cui badare nel loro paese che conoscono meglio del nostro, no? invece per il Wu Ming questi spagnoli sono come gli eroi dei fumetti: coraggiosi, puri, bellissimi, intelligentissimi e perfettissimi.
Poi non ho capito…la gente dovrebbe manifestare contro Grillo e Casaleggio? Ma per dio, ma per quale stracazzo di motivo? Hanno governato loro negli ultimi vent’anni? Sono dei politici corrotti e falliti? Sono evasori fiscali camorristi truffatori? Non si sa.
Ah, ma aspetta! Forse ho capito! Che stupido che sono. La gente doveva manifestare contro di loro perché sono dei milionari! “Milionari” è come “ricchi”, quindi è come prima: merda di default e inorridire di default. Anche se qui il Wu Ming non è chiaro. Prima i ricchi erano due: Grillo e Casaleggio. Poi dicono "milionario"...e mò chi è il milionario? Grillo o Casaleggio? Non vorrei che il popolo appendesse per le palle il povero tra i due, eh. Attenzione.
Pizzarotti a Parma si sta facendo un gran culo e sapete perché? Perché arriva dopo i soliti politici che hanno lasciato il solito buco ENORME nelle casse comunali, con le soliti indagini, i soliti arresti, insomma la solita merdosa classe politica italiana. Pizzarotti non ha fatto roboanti promesse elettorali. Ha detto delle cose che aveva nel suo programma e cerca di rispettarle. Prime fra tutte pesare meno sulle casse dei cittadini come macchina comunale (fatto) e lavorare tutti i giorni (fatto). Ne ha fatte e mantenute anche altre, ma ve le cercate voi. Mi scoccio ora di parlare di trasparenza e di altro, tutta roba che a Parma non avevano mai visto.
Pizzarotti è pure all’inizio del suo lavoro, ma il Wu Ming che ha la palla di vetro già ha visto nel futuro che Pizzarotti fallirà; ottimo. La mia mail è pubblica, non è che potreste mandarmi dei numeri vincenti del superenalotto? Grazie.
Wu Ming poi si intrattiene con un’interessantissima questione: Grillo e Casaleggio sono incendiari o pompieri? A me frega zero, a me interessa l’azione politica. Sono grande per giocare al pompiere e incendiari lo siamo già.

“Può un movimento nato come diversivo diventare un movimento radicale che punta a questioni cruciali e dirimenti e divide il “noi” dal “loro” lungo le giuste linee di frattura?
Perché accada, deve prima accadere altro. Deve verificarsi un Evento che introduca una discontinuità, una spaccatura (o più spaccature) dentro quel movimento. In parole povere: il grillismo dovrebbe sfuggire alla “cattura” di Grillo. Finora non è successo, ed è difficile che succeda ora. Ma non impossibile. Noi come sempre, “tifiamo rivolta”. Anche dentro il Movimento 5 stelle.”

La conclusione è un misto tra Heidegger e Marx.
Chi ha letto Heidegger conosce la filosofia dell’Evento e chi ha letto Marx tifa rivolta sempre, pure mentre dorme. A me spesso mi è capitato di fermare un attimo il corso del sogno e di gridare Io tifo rivolta! Tra lo stupore di attonite immagini oniriche.
Mentre Wu Ming si diverte col gioco di ruolo “sfuggire al grillismo arcade” cercando di non cadere nelle linee di frattura, io vado a rileggere il programma del Movimento 5 Stelle cercando di approfondire quello che conosco meno e a organizzare la raccolta di olio esausto che il mio territorio quasi non conosce.
Forse un vero indignados non si abbasserebbe a raccogliere olio esausto nella propria città, ma io sono un 5 stelle non un indignados.

Bene, amici (compagni non posso usarlo), io vi saluto e vi ricordo di segnarvi:
- Occupare uno spazio vuoto per tenerlo... vuoto
- Controintuitiva
- Tecnofeticismo
- A morte ricchi e milionari di qualsiasi genere

Dasvidania.

7 commenti:

  1. Ho preso appunti e giuro che il prossimo ricco che incontro lo uccido solo perchè è ricco ;-)
    Mi è bastato solo quel paragrafo per pensare di botto "Ma andate a cagare!"
    Questa tua analisi è giustissima, proprio in questi giorni pensavo alla differenza sostanziale tra la nostra rivoluzione e quella "tentata" negli ultimi anni nel resto del mondo.
    E per la prima volta ho avuto un moto d'orgoglio, confesso che non credevo possibile una rivoluzione "legale", senza violenza e molotov...e invece NOI italiani ci siamo riusciti (a prescindere da quali saranno gli esiti nel tempo) e mi viene da domandare semplicisticamente e provocatoriamente: "Ma non sarà che gli rode un po' il culo?"
    :-)

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    1. un po'?
      none!!! :)

      a quelli del pd specialmente il culo gli rode come mai avrei immaginato.
      non solo a loro, ovviamente, diciamo un po' a tutti quelli di sinistra e rivoluzionari che si sono accorti che loro non han concluso un cazzo e altri ora ci provano davvero.

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  2. Non ci avete capito niente del discorso dei wu ming... ma pazienza

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    1. Io mi sono limitato ad analizzare l'articolo (non il discorso) dei Wu Ming pezzo per pezzo.
      Analiticamente, senza essere generico.
      Sono stufo dei generici, pardon.

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  3. Anche questo tizio non ha analizzato il discorso ma ho avuto come l'impressione che non condividesse pienamente quell'articolo...

    http://www.nazioneindiana.com/2013/02/27/qualcosa-di-rivoluzionario/

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  4. Mi è sparito il commento, riprovo.

    A me quelli che commentano in questo modo senza "illuminarci" mi fanno girare i coglioni!
    Comunque mi sa che pure questo tizio allora non ci ha capito niente

    http://www.nazioneindiana.com/2013/02/27/qualcosa-di-rivoluzionario/

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  5. NAAAA! Hai messo l'approvazione ai commenti?! Porquà?

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