sabato 6 aprile 2013

Dario Franceschini ovvero ma non farmi ridere Franceschini



Stasera mi occupo di una bellissima intervista che il grande Dario Franceschini ha concesso al Corriere della sera e che io ho reperito sul sito di Rai News 24. Prima di cominciare, però, una piccola nota.
Il grande Dario è alla quarta legislatura. Secondo molte persone, dopo massimo tre legislature (addirittura c’è chi dice due), un politico dovrebbe togliersi dai coglioni, andare a lavorare e smettere di danneggiare il Paese. Sarebbe l’unico modo per favorire il ricambio e impedire la nascita del “politico professionista” che non scende in politica per servire il Paese, ma solo per diventare centro di consenso e di potere, farsi i cazzi suoi guadagnandoci pure un mucchio di soldi.
Fortunatamente questo populismo, queste proposte demagogiche non hanno avuto seguito e quindi il grande Dario può farsi la quarta legislatura e dare il suo preziosissimo apporto alla nostra Italia.
Cominciamo.

"Chiusa la possibilità di un rapporto con Grillo, non resta che una strada: uscire dall'incomunicabilità. E abbandonare questo complesso di superiorità, molto diffuso nel nostro schieramento, per cui pretendiamo di sceglierci l'avversario. Ci piaccia o no, gli italiani hanno stabilito che il capo della destra, una destra che ha preso praticamente i nostri stessi voti, è ancora Silvio Berlusconi. E' con lui che bisogna dialogare". Lo afferma al Corriere della Sera, Dario Franceschini del Pd.

Orbene. Le parole di Franceschini sono, come sempre, illuminanti.
C’è da dire che Grillo sono anni e mesi che dice che nel PD ci sono un sacco di vecchi politicanti falliti, Bersani in testa. Ora, che Bersani riceva l’incarico da Napolitano e un NO dal Movimento 5 Stelle mi pare perfettamente logico e coerente.
A mio modesto avviso, le possibilità di un accordo PD-M5S erano due:
1. Il PD si rinnovava totalmente senza nessun vecchio politicante che in questi ultimi vent’anni non ci ha mostrato altro che incompetenza, fallimenti, inciuci e vergogna totale (mi riferisco con quest’ultima espressione ai 15 mesi di Monti).
2. Dopo aver provato con Bersani, si dava l’incarico al Movimento 5 Stelle che avrebbe proposto un governo di grandi personalità al di fuori della politica (non ‘sti cazzo di tecnici) e dare la possibilità al PD di dire sì o no.
Entrambe le opzioni non si sono verificate. Con grande sollievo del PD, oserei dire.
Scusate, io voglio farvi una domanda.
Ma veramente credete che il PD voleva dialogare col M5S? siete ingenui.
Il PD sono 17 anni che governa e inciucia col PDL, sono abituati e si trovano benissimo. Insieme possono votare porcate, fare la TAV, gli F35, la finta legge sulla corruzione. Cosa può mai strafottere al PD di andare col Movimento 5 Stelle che gli cacherebbe il cazzo su ogni questione?
Svegliatevi, su.
Ecco perché il grande Franceschini ha colto l’occasione per legittimare ancora una volta Berlusconi con la mitica frase “E’ con lui che bisogna dialogare”. E dialogate, fateci godere ancora.

"So che è altamente impopolare - spiega Franceschini, - so che si rischia di scatenare le reazioni negative del proprio stesso campo, ma voglio dirlo: se noi intendiamo mettere davanti l' interesse del Paese, dobbiamo toglierci di dosso questo insopportabile complesso", "la sconfitta di Berlusconi deve avvenire per vie politiche. Non per vie giudiziarie o legislative".

Aaaaaaaah, altre perle, siori. Altamente impopolare? E lo scopri adesso Franceschini? Ma non farmi ridere. È dai tempi della bicamerale, di Dini, ecc. ecc. che governate insieme. Fammi la cortesia.
Ovviamente non manca mai la frase “per l’interesse del Paese”. Certo, come no, infatti vi siete alleati, avete fatto cacare e quindi lo rifate per il bene del Paese. Ma non prenderci per il culo, Fraceschini. L’inciucio è per interesse vostro. Tutti uniti, niente elezioni, e soldi dello stipendio a strafottere. Tanto i poveri stronzi che vi voteranno ne troverete sempre a milioni.
“La sconfitta di Berlusconi deve avvenire per vie politiche”. Certo, come no; è per questo che gli avete dato 15 mesi per risorgere; è per questo che gli avete lasciato il porcellum fatto su misura per Berlusconi – per batterlo politicamente. Ma non farmi ridere Franceschini.
“Non per vie giudiziarie o legislative”. Ma le vie giudiziarie non sono cazzi tuoi, Franceschini, ma della magistratura e “legislative” abbiamo capito: neanche questa volta volete fare la legge sul conflitto d’interesse. D’altronde Silvio è un amico, a un amico queste cose non si fanno.

Sulla possibilità di votare con il M5S l'ineleggibilità di Berlusconi, Franceschini osserva che si tratta di "un dibattito molto approssimativo", ribadisce poi che "non si può scambiare la nascita di un governo con la scelta di chi sta al Quirinale per sette anni così come il "no" a un governo di larghe intese, d'accordo con Bersani".

Eccoci qua. Votare l’ineleggibilità di Berlusconi? Ma siete coglioni, sembra voler dire Franceschini.
E in effetti ha ragione. Non l’hanno fatto per 19 anni e dovrebbero farlo adesso?
Ma allora siete idioti, sembra voler dire Franceschini. Non avete capito che Silvio è un amico, che vogliamo che governi lui o al massimo insieme e che non ce ne fotte niente di scemenze tipo la legge sul conflitto d’interessi o di votare per l’ineleggibilità?
Qui ha ragione da vendere. Cioè bisogna proprio essere rincoglioniti forte per credere che il PD faccia qualche cosa di politico contro Silvio per la semplice ragione che non l’hanno MAI fatto.

“Ciò che serve, spiega Franceschini, “è un esecutivo di transizione, che prenda le misure necessarie per dare ossigeno all'economia mentre in Parlamento si fanno le riforme istituzionali: Senato federale, con conseguente riduzione dei parlamentari, e legge elettorale". Al Quirinale serve "una persona con un'esperienza politica e parlamentare" ma da Franceschini "niente nomi".

Che goduria. In pratica veniamo da 15 mesi di governo di transizione col magico duo PD-PDL che ha fatto cacare, non ha fatto la legge elettorale, ha peggiorato l’economia, non ha approvato alcuna riforma e ora che succede? Succede che avremo un governo di transizione PD-PDL che farà la legge elettorale, rilancerà l’economia, varerà le riforme, e darà al popolo la ciambella col buco e l’elisir dell’eterna giovinezza. Dobbiamo crederci? Certo, garantisce niente di meno che Franceschini.
Ah, sul Quirinale poi dopo il grande Napolitano mi aspetto un altro grandissimo nome dal magico duo PD-PDL. Ammazza, sarà un mega nome da far impallidire Obama.

Sul dibattito interno al partito e le ipotesi di scissione dopo le dichiarazioni di Matteo Renzi, Franceschini afferma: "Ognuno si morda la lingua e si metta in testa che il Partito democratico deve restare unito e stringersi attorno a chiunque vinca le primarie, quando ci saranno".

Bene, prepariamoci ad altri mesi di rotture di coglioni con le stronzate elettorali di qualche vecchio trombone che deve vincere le primarie. O, se siamo fortunati, prepariamoci alla vittoria del visitatore di Arcore e ballerino dalla De Filippi Matteo Renzi. Non vedo l’ora.

p.s. Franceschini stava nella Democrazia Cristiana, poi nei Cristiano Sociali, poi nel Partito Popolare Italiano, poi nella Margherita...che stracazzo ci fa nel PD? Ecco, questa è una domanda che mi piacerebbe fare a Franceschini.

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