mercoledì 10 aprile 2013

Lo psicoreato ovvero gente senza vergogna



Io non frequento la merda, almeno non direttamente.
Però capita di avere su facebook qualche conoscente un po’ strano; diciamo così.
In pratica con questo tizio ho una passione in comune, ci siamo conosciuti su un forum e poi mi ha chiesto se poteva aggiungermi su faccialibro. Fai pure, gli ho detto. Sono cordiale e disponibile, io.
Comunque con questo tizio tutto bene, qualche volta ci cachiamo qualche altra volta no, a volte si scherza insieme, a volte ci scambiamo la musica e insomma tutte le carine scemenze che si possono fare su facebook.
L’altro giorno, però, ho notato sulla sua bacheca un link e un commento ad esso, un po’ “strani”.
Il commento diceva:
Qualunque cosa si possa pensare di stormfront (e solo un idiota potrebbe pensarne bene), questo è un abominio giuridico. Il processo alle intenzioni, signore e signori. Il Grande Fratello vi guarda.
Aveva cominciato bene, poi si è perso nell’ignoranza totale.
Io gli ho scritto: Psicoreato? Bella parola, ma incitamento all'odio e alla violenza razziale è più semplice.
Al che lui ha risposto: Questo non toglie l'abominio giuridico.
Io, che stavo prendendo fuoco dalla rabbia che al mondo ci siano robaccia tipo quelli di stormfront, più quelli che avevano scritto l’articolo sullo psicoreato, più il mio conoscente, sono sbottato: Scusa Giuseppe, non per dire, ma ti rendi conto della merda che questi scaricavano giorno dopo giorno da anni? Merda e violenza razzista per anni? Che dici? È reato o no? Per me sì, ringrazino la madonna che zero carcere e pensassero a curare le loro teste di cazzo malate. Le parole sono importanti e ci sono vari reati connessi alla parola scritta dalla diffamazione in poi. Questo è il reato più grave, secondo me.
Il link di cui discutevamo riguardava la recente condanna di quei geni di stormfront che da anni vomitavano sul web odio razziale e incitamento alla violenza, omofobia, minacce e altre belle cose.
Il titolo dell'articolo era troppo succulento per non incuriosirmi: Follia giudiziaria a Roma: condannati a due anni per “psicoreato”.
Psicoreato? E che minchia è? Leggiamo come continua l’articolo:
Quattro condanne nel processo per “psicoreato” di alcuni frequentatori del forum Stormfront.org, accusati di incitare all’odio razziale. Schedarono anche il ministro Riccardi e Gianfranco Fini. Il reato dei quattro ragazzi? Avere scritto quello che pensavano sul web, e per questo arrestati e condannati da un tribunale di fanatici in base ad una legge illegittima e incostituzionale varata da un ministro in odor di mafia. Il giudice ha disposto per tutti gli arresti domiciliari e, in stile da purga stalinista, la pubblicazione della sentenza sui siti internet dei ministeri della Giustizia e degli Interni. Sempre il “giudice” ha disposto il pagamento di un risarcimento di 5000 euro per lo scrittore Roberto Saviano e il giornalista romano Marco Pasqua. Se puntavano ai soldi, potevamo fare una colletta. Una sentenza comunque delirante: da oggi scrivere e pensare è reato.
Ovviamente il pm Luca Tescaroli viene definito fanatico e chiamato “Torquemada Tescaroli”.
La cosa più buffa è la frase finale: “da oggi scrivere e pensare è reato”. Mamma mia, si piangono pure addosso questi qua, fanno pure le vittime.
Scrivere e pensare non è reato, scrivere merda razzista fortunatamente invece lo è. Secondo loro ci dovrebbe essere la libertà di scrivere roba tipo “sporco ebreo” “negro di merda” e insulti omofobi vari.
Anche Roberto Saviano, che non ha certo bisogno dei soldi di mentecatti razzisti, ha scritto un post su facebook:
Qualche mese fa avevo proposto la candidatura di Yvan Sagnet a sindaco di Castelvolturno, perché lui, che aveva lottato per il riconoscimento dei diritti dei braccianti vittime del caporalato nelle campagne di Nardò, potesse dare una nuova speranza di lotta a un territorio martoriato da criminalità e mala politica.
Per quella proposta fui duramente attaccato dagli utenti del forum razzista Stormfront, per i quali era inammissibile che una persona di colore potesse divenire un simbolo di lotta per la legalità. Mi appellarono come "sporco ebreo", " servo della plutocrazia ebraica". E tutta la solita paccottiglia antisemita e complottista.
Oggi, quattro tra i principali protagonisti di tanti episodi di razzismo e antisemitismo perpetrati attraverso Stormfornt, sono stati condannati dal Gup di Roma, che ha ritenuto provata anche l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all’incitamento, alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali.
Mi sono costituito parte civile, perché i valori sanciti nella nostra Costituzione ci riguardano tutti. Perché mai accada che Yvan Sagnet, o altri al suo posto, possano perdere la possibilità di insegnarci la necessità di lottare per i nostri diritti.
Dicono che la madre dei cretini sia sempre incinta e vabbè, posso pure accettarlo.
Ma che la madre dei razzisti di merda con la testa bacata non decida di abortire una volta per tutte, proprio no.

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