martedì 14 febbraio 2012

La libellula


La casa editrice Mondadori ha lanciato una nuova collana editoriale chiamata “LIBELLULE”.
Io per ora ho preso il volume di Camilleri il diavolo, certamente e di sicuro, appena uscirà, comprerò anche il libro di uno scrittore americano contemporaneo che m’interessa molto scoprire: William T. Vollman.
In attesa di recensire Camilleri e di dirvi com’è questo Vollmann (e magari pure di aggiornarvi con altri scrittori e titoli della collana), vi posto questo componimento sulla libellula scritto da Raffaele La Capria che ho trovato molto bello.
La libellula non sarà poetica come la farfalla o suggestiva come la lucciola, ma grazie a questa poesia di sicuro avrà un meritato momento di celebrità.

Libellula, chi ti diè questo nome?
Chi scelse la successione musicale delle labiali,
li-bel-lu-la,
come note uscite dai tasti di un pianoforte?
Due grandi e colorate ali trasparenti, tremule e trepide, quelle sei tu.
E tanto alata sei che quando sorvoli le acque stagnanti e l’erbe dei prati
di te solo le ali si vedono, velate veline di seta lucente.
A volte ti fermi nell’aria, tu, senza peso e imponderabile, leggera aligera.

Se lieve sulla pista di ghiaccio io vedo una fanciulla
che forma aeree figure danzanti, e sicura volteggia, salta, si leva e atterra,
è a te che penso, a te paragono la sua leggerezza.
“Come una libellula”
vuol dire una controllata eleganza in una liberata energia.

E controllata eleganza e liberata energia, come la tua, cerca nelle sue frasi
lo scrittore mentre vola la sua fantasia
e a volte si ferma – come fai tu – e a volte arretra – come fai tu –,
sospeso anche lui e oscillante, accampato a mezz’aria.
Libellula, bella libellula, dai a lui le tue ali.

2 commenti:

  1. Lo sapevi che le libellule quando si accoppiano fanno volando la forma del cuore?
    Bellissimo vederle in volo.
    Un caro saluto proff.

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    1. No, non lo sapevo.

      Grazie della dritta, andrò a vedere sto spettacolo, allora.

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