domenica 17 luglio 2011

La donna che amava Lazzaro

Sylvia Plath era una bionda stangona americana con il rossetto scarlatto che le imprigionava implacabilmente le labbra.
Suo padre muore per un diabete non curato quando lei è ancora una bambina, quando nasce il fratellino ne è ossessivamente gelosa, va a scuola ed è una secchiona, si sposa, divorzia, scopa come un'ossessa, fa la vita da bohemienne, insegue il successo letterario, scrive poesie ma non solo, fa figli, tenta il suicidio, subisce gli elettroshock, va in cura da una psichiatra e alla fine il suicidio le riesce.
Sigilla le finestre, chiude tutte le porte, prepara la colazione per i bambini, infila la testa nel forno e muore a soli trentanni.
V'ho fatto il riassunto della sua vita, ma mi crepasse un testicolo se ora vi scrivo anche le menate psicoanalitiche. Aggiungo soltanto che era innamorata della figura di Lazzaro perchè Lazzaro risorge e muore e Sylvia di morte e rinascita doveva intendersene parecchio.
A me interessa la poesia. Leggo la sua raccolta Ariel e vi dono la mia preferita.
Godete, o compagni sfaccendati.
L'ASPIRANTE

Prima di tutto ce li hai i requisiti?
Ce l'hai
un occhio di vetro, denti finti o una gruccia,
un tirante o un uncino,
seni di gomma, inguine di gomma,

rattoppi a qualcosa che manca? Ah
no? E allora che mai possiamo darti?
Smetti di piangere.
Apri la mano.
Vuota? Vuota. Ma ecco una mano

che la riempie, disposta
a porgere tazze di tè e sgominare emicranie,
e a fare ogni cosa che gli dirai.
La vorresti sposare?
E' garantita,

ti tapperà gli occhi alla fine della vita
e del dolore.
Con quel sale ci rinnoviamo le scorte.
Vedo che sei nuda come un verme.
Che te ne pare di questo vestito -

Un po' rigido e nero, ma niente male.
Lo vorresti sposare?
E' impermeabile, infrantumabile, abile
contro il fuoco e imbombardabile.
Credi a me, ti ci farai sotterrare.

E adesso, scusa, hai vuota la testa.
Ho la cosa che fa per te.
Su, su, carina, esci fuori dal guscio.
Ecco, ti piace questa?
Nuda per cominciare come una pagina bianca

ma in venticinqu'anni d'argento
d'oro in cinquanta, potrà diventare.
Una bambola viva, sotto ogni aspetto.
Sa cucinare, sa cucinare,
sa parlare, parlare, parlare.

E funziona, non ha una magagna.
Qua c'è un buco, che è una manna.
Qua un occhio, una vera visione.
Ragazzo mio, è l'ultima occasione.
La vorresti sposare, sposare, sposare?

10 commenti:

  1. Hai dimnticato di dire che era sposata ad un grande poeta ma grande stronzo che l'ha tradita, pur sapendola così fragile, spudoratamente per un'amica ( morta suicida anche lei)un uomo che lei amava molto perlatro, una donna che sentiva dentro il sangue tedesco e il peso dell'olocausto e che le sue poesie hanno fatto capire al mondo che le donne hanno un senso che va oltre quello della cameriera.
    Io l'amo molto e condivido certi suoi dolori.
    Hai fatto ene a ricordarla.E' raro che un uomo conosca Silvya e la sua poesia pulsante e virile
    Cordialmente :-)

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  2. Grazie Andreij per questo post. Luce ha ragione a dire che è raro che a un uomo interessi la Plath.
    Io la amo e la odio, ma non era una bionda stangona dal rossetto scarlatto (che scopa come un'ossessa!) Sono sicura che a noi donne non verrebbe mai in mente di descriverla così.
    Per me lei era innanzitutto una donna intensa e geniale con una potente percezione di sé. La scrittura le serviva a tenere a bada le sue angosce in maniera a volte disturbante,
    anzi, direi che il dolore la aiutava a esprimerle. La sua psiche era proprio inquietante e ribolliva di frustrazioni, ira e gelosie.
    Proprio per questo il suo essere (anche se pativa) non è sempre condivisibile, nemmeno da una donna. Era troppo aggressiva, masochista, astiosa e vendicativa e l'essere inchiodata al suo io (con tutte le sue autoanalisi narcisistiche) l'ha resa secondo me eccessivamente ambiziosa. Ma lei non lo ha mai negato. Ce ne possiamo accorgere leggendo i suoi diari. Li hai letti?
    Lì si fa un'esperienza dentro la sua testa bipolare... ancorché rimaneggiati dal suo Ted. Ma dovrebbe far pensare il fatto che anche un'altra delle sue mogli successive si sia suicidata!
    (Per non dire di suo figlio Nicholas che si è impiccato due anni fa...). Onore invece a sua figlia Frieda e alla sua poesia "Lettori"!
    Io non amo particolarmente la poesia, ma tra quelle della Plath si fa un'esperienza ancora maggiore a leggere "Papà", ma anche "Tempi normali", oppure "Sono verticale" che è la mia preferita.
    Posso suggerire di ascoltare il brano malinconico di Ryan Adams intitolato proprio "Sylvia Plath"? È triste sì, ma e molto bello.
    Io non mi so ancora decidere se vedere anche il vecchio contestatissimo film su di lei (interpretato da Gwyneth Paltrow! Bleah!) che mi ero sempre rifiutata di vedere.
    Chi l'ha visto tra di voi? Dite che sarà tempo perso come già immagino?

    E come disse Freud... "L'uomo felice non scrive poesia"...
    Ciao!

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  3. @ Ydea
    Il nostro professore no di sicuro, posso sottoscriverlo!

    Ciao Andrè,scusa ma oggi in particolare mi è scappato di fare la fetentò ;^)

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  4. @OrsaBIpolarefetentò
    Il nostro professore no... cosa?
    Non è felice o non scrive poesia?
    Purtroppo entrambe le opzioni sono abbastanza comuni all'umanità in genere.
    (In tutti i casi però è bello che la legga, no?)

    Saluti al prof con una nota sul registro per la sua assenza ingiustificata!
    Lady Lazarus
    ;-)

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  5. mi riferivo alla domanda: "chi l'ha visto tra di voi?"

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  6. Ringrazio per i magnifici interventi che avete postato.
    Però m'è rimasto un dubbio: perchè un uomo non dovrebbe leggere o interessarsi alla Plath?
    Premesso che io leggo tutti e di tutto e che nella mia faretra voglio sedicimila frecce e odio il lettore unico e il pensiero unico...

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  7. Chi ha mai detto che un uomo non DOVREBBE leggere la Plath???
    Abbiamo solo detto che è raro. Per meglio dire, a me è capitato più spesso di sentire o di leggere di donne interessate alla Plath piuttosto che di uomini, ma non saprei dire quali potrebbero essere in effetti i motivi.
    Forse per come scavava nella maternità? O nel rapporto con la madre? O forse ancora con il suo corpo? Ci sono piccole differenze di approccio a queste cose sulle quali a volte un uomo non si sofferma più di tanto, né vi si immedesima a fondo.
    Dire che è raro però non significa che non ci siano uomini che la apprezzino in ogni caso. A me capita spesso di condividere degli autori con lettori o lettrici indifferentemente, ma in questo caso sei piacevolmente il primo che mi capita di sesso maschile! (E sto ancora aspettando che mi capiti la stessa cosa anche con Jenny Diski, che è una delle mie contorte scrittrici preferite, della quale ho letto con avidità tutto quel poco che è stato tradotto).
    In ogni caso "l'uguaglianza" tra l'uomo e la donna non ha niente a che vedere con il modo in cui vediamo e affrontiamo le cose della vita... ma il discorso è troppo complesso e vale la pena scherzarci su:
    "Le donne non saranno mai uguali agli uomini finché non riusciranno ad andare in giro con la testa pelata e la panza da birra continuando a pensare di essere belle".
    Eheheh! Non so chi l'abbia detto, ma rivela qualcosa in più di quanto possa sembrare.

    Un saluto affettuoso e lunga vita alla faretra!
    ;-)

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  8. Come al solito Ydea fai un commento very sensetional.

    Cmq ho usato un verbo infelice e me ne scuso.
    Di Jenny Diski lessi il romanzo Solo umana.

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  9. Addirittura sensational, wheee!
    Ho tentato solo di dissipare il tuo dubbio, non devi scusarti di niente... a maggior ragione adesso che so che hai letto la mia Jenny!
    Grazie, non ho dovuto aspettare molto, eh? :-))

    "Solo Umana" secondo me è un libro suggestivamente arguto e provocatorio sull'amore, che ha reso umano e perfino simpatico Dio a me che sono atea!
    È però un romanzo che si discosta molto dagli altri suoi scritti e se lo hai apprezzato mi scapperebbe ora un briciolo di "cacacazzaggine" consigliandoti la sedicimilaunesima (si dice così??) freccia che forse potrebbe piacerti ancor di più. Quando e se leggerai quella confessione autobiografica che è "ControNatura" me lo saprai dire. Le strategie di questa relazione e l'insopprimibile desiderio senza vincoli che lei racconta senza censure sono pungenti in un modo direi quasi candido che mi pare inverosimile abbiano messo a disagio qualche uomo, come dicono.
    (Io però sono rimasta assolutamente stregata da quella gran sberla che è l'introvabile "Nonentity", ma non me la sentirei di consigliarlo proprio a tutti...)

    Secondo Bollmann "Le donne che leggono sono sempre più pericolose". Secondo me, gli uomini che leggono sono sempre più affascinanti, considerando che in Italia la loro percentuale stenta ad aumentare.

    Ora che mi è scappato pure un complimento ;D
    ti auguro un piacevole giovedì.
    Aloha!

    P.S.
    La scritta del captcha stavolta diceva "terona" ed era pure di colore verde! Uhuhuh! Cosa avrà voluto dire?? X-D

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  10. Grazie Ydea, segnerò i tuoi titoli anche se credo sarà difficile trovarli, magari in futuro dedicherò un post a Jenny.
    Tutti quelli che leggono sono pericolosi, perchè leggere aiuta a pensare e ad aprire la mente, cioè attività pericolose...

    p.s. che dire? si vede che il mio captcha t'ha preso in simpatia...

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