mercoledì 23 maggio 2012

Giovanni Falcone 23 maggio 1992 - 23 maggio 2012


Avevo tredici anni il 23 maggio del 1992 quando furono ammazzati col tritolo, Giovanni Falcone Francesca Morvillo Vito Schifani Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Sapevo che Falcone era un giudice con la faccia buona che combatteva i cattivi, combatteva contro la mafia, contro la merda.
Io la mafia la conoscevo con il nome di camorra, ma sapevo istintivamente che mafia e camorra erano solo due nomi diversi che indicavano la stessa merda.
Ricordo distintamente il dolore che provai quando vidi le edizioni straordinarie dei telegiornali. Un dolore sordo, figlio dell’impotenza e della sconfitta che la morte di Falcone mi provocava.
Quando poi, dopo nemmeno due mesi, ammazzarono anche Borsellino, ricordo di aver pensato che per l’Italia non c’era più nessuna speranza. Un pensiero che ho tuttora e che non mi ha mai abbandonato.
Avevo deciso di non fare polemiche oggi, ma solamente di ricordare Giovanni Falcone, ma una cosa voglio dirla.
Nel 1992 ammazzarono Falcone e Borsellino e quale fu la risposta del Paese? Berlusconi presidente del consiglio. Ebbene, vergognatevi, vergognatevi davvero, li avete ammazzati due volte.
Ok, l'ho detto e si fottano tutti i servi, i magagnoni e poveri ebeti.
Visto che gli anniversari per essere utili devono prolungarsi altri 364 giorni oltre la ricorrenza, ho deciso di postare dei libri che devono essere letti per conoscere meglio la storia, la nostra storia.
Solo leggendo e studiando, diamo un vero contributo alla società civile. Leggere, studiare, ricordare sempre, solo questo rende uomini e degni cittadini.
Che andiate oggi a fare una fiaccolata e poi nient’altro, non serve a un emerito cazzo.

Cose di cosa nostra, è il libro irrinunciabile per conoscere Giovanni Falcone. In venti interviste raccolte dalla giornalista francese, Marcelle Padovani, Falcone ci racconta la mafia e lo Stato. La prima edizione è del 1991.

Giovanni Falcone un eroe solo, il ricordo di Maria Falcone sorella di Giovanni e presidente della Fondazione Falcone, è raccolto da Francesca Barra.

Le ultime parole di Falcone e Borsellino, curato da Antonella Mascali, con la prefazione di Roberto Scarpinato, è un omaggio, attraverso appunti, interviste e interventi dei due giudici ammazzati da Cosa Nostra.

Quarant'anni di mafia, il libro enciclopedico di Saverio Lodato, racconta gli ultimi quarant'anni di mafia. Aggiornato di volta in volta ("Dieci anni di mafia", "Venti anni di mafia", "Tranta anni di mafia").

Antonino Caponnetto. Non è finito tutto, un fumetto di Luca Salici e Luca Ferrara, ci racconta attraverso gli occhi del giudice Antonino Caponnetto la Palermo del '92. Prefazione di Camilleri.

Volevo nascere vento. Storia di Rita, il libro di Andrea Gentile racconta la tragica storia di Rita Atria, che, diciassettenne, decise di dissociarsi dalla sua famiglia di mafia.

2 commenti:

  1. Io ero con la tesi e l'ultimo esame da preparare in testa, quel pomeriggio che mi gelò il sangue e il cuore.
    Si, dopo c'è stata tanta merda ma proprio perchè ci sono stati loro io credo ancora in quello per cui loro si sono sacrificati...
    Ho letto "Cose di cosa nostra" e dopo ho pianto.
    Speriamo bene, proff, dobbiamo crederci, ,come hanno fatto loro fino all'ultimo.

    RispondiElimina