mercoledì 18 maggio 2011

Fatti un buco nel muro

Immagino che l'uomo appena abbia fatto la sua comparsa sulla Terra, anzi, appena si sia evoluto sulla Terra si è rifugiato in una caverna per ripararsi dalle intemperie ed aver un rifugio sicuro per la notte. E poi stare in una caverna dà belle sensazioni, chissà perchè. Quindi l'uomo, nella natura, la prima cosa che scopre e che sfrutta è il muro.
Più tardi l'uomo costruisce da sè il luogo dove abitare e comincia ad utilizzare paglia, legno e altro materiale semplice per erigere le pareti. Pareti, ripararsi...c'è una certa affinità.
Un primo salto di qualità l'uomo lo compie quando comincia a recintare la terra che coltiva, le bestie che pascola, eccetera. Con l'idea della recinzione l'uomo scopre il possesso, nasce la concezione della proprietà privata. Le recinzioni pure sono una sorta di muri.
Con quello che chiamano il "progresso tecnico", l'uomo ha migliorato la propria abitazione facendola più solida e sicura e moltiplicando i muri ha inventato le stanze. E' sempre la casa, mi pare, il punto di partenza. Heidegger scriveva che il linguaggio è la casa dell'essere. Vedete? Addirittura l'essere ha bisogno di una casa.
Riprendiamo.
Con quelle che chiamano "conquiste della tecnica", l'uomo ha cominciato ad erigere altri tipi di edifici come templi, santuari, chiese, magazzini, palazzi, castelli; insomma muri su muri. Questi muri prendono il nome dall'edificio che vanno a comporre e posseggono (beati loro) persino uno stile: romanico, gotico, neoclassico, ecc.
La storia continua, l'uomo non va avanti ma non si ferma mai.
Con i muri fortifica le città, traccia i confini tra gli Stati, taglia l'Europa in due, costruisce dighe (in fin dei conti la diga è un muro), alza muraglie che si vedono persino dallo spazio.
Nella nostra epoca il muro diventa addirittura mastodontico, basta pensare ai grattacieli e per di più l'uomo non si accontenta più di alzare muri nel campo dell'ediliza, ma crea e poi sfonda addirittura un muro del suono.
Ma non è finita qui.
L'uomo deve sempre scagliare la lancia del suo genio un po' più in là, andare oltre.
Realizzati prodigi architettonici con i muri, li ha poi usati in un ambito molto particolare.
E' riuscito a far sorgere muri impenetrabili, che non è possibile abbattere con nessun esercito nè con mille rivoluzioni di popolo. Per erigerli non servono neanche gli architetti e i muratori e non c'è bisogno di nessuna autorizzazione statale.
I muri tra le persone sono invisibili eppure invalicabili, non sono nè alti nè bassi ma è quasi impossibile scavalcarli, non si sa come siano sorti ma sono dappertutto.

3 commenti:

  1. Dopo che un uomo intelligente ha inventato il muro, è arrivato un genio e ha inventato la finestra.

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  2. Bel post, stai diventando sociologicamente parlando molto attento e bravo in certi scritti non che non lo fossi prima ma mi piace sta direzione, i miei complimenti
    Mah, non so , io sono una che per natura i muri non li mette ma che sta imparando a metterli perchè la sofferenza è una cosa riservata e pudica e la devi proteggere in qualche modo
    Però come ha detto Giovanni, di solito metto le finestre e sono graaaaaaaandi per far passare il sole, se c'è.
    Buona giornata prof.

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  3. Oh ma io prendo tutte le direzioni esistenti, da bravo Ingestibile: sociologiche, psicologiche, filosofiche, scientifiche, letterarie, artistiche..basta aspettare.

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