lunedì 6 giugno 2011

Bambino, bolgie e questioni infernali

Ogni età ha il girone e la bolgia infernale che le compete.
Sin da bambino, addirittura da neonato, veniamo assaliti dal mondo esterno che ci caca il cazzo. In seguito, diverremo padroni di codesta realtà esterna, ma sarà solo un bluff e un giorno ti ritrovi in coda alla posta con una gran voglia di urlare.
Innanzitutto ti privano di un cantuccio buio, tranquillo e riservato.
Senza motivo alcuno, un medico ti schiaffeggia, la luce ti fa male agli occhi e degli estranei si pigliano una confidenza che tu non vuoi dargli.
Arriva il momento dei denti. Per spuntare ti fanno patire l'inferno e poi se ne cadono come se nulla fosse; allora siete proprio stronzi!
Salto a pie' pari il momento della scuola, quando ti dicono: Devi andare a scuola!
Ma come? Sto tanto caruccio qui con i miei giocattoli, le costruzioni, i conigli sventrati e i robot che volano dalla finestra...No! Devi andare a scuola!
Il supplizio continua con le guanciotte che vengono arpionate, strizzate e sbattute da chiunque ti capiti a tiro. Ed è in questo frangente che l'uomo impara a NON porgere MAI l'altra guancia.
Un momento davvero difficile è il dover affrontare le domande più idiote che il genere umano abbia mai concepito. Di solito ste domande imbecilli te le fanno le zie.
A chi vuoi più bene a mamma o a papà?
A mamma, rispondeva Peppino. A papà, rispondeva Gennarino. A tutti e due rispondeva quel figlio di buona donna di Carletto. A nessuno dei due! rispondevo io (così la prossima volta imparate a non comprarmi il lego!).
Ce l'hai la fidanzatina? (qui siamo ad un livello di demenza del decimo grado)
No, rispondeva Peppino. Sì, rispondeva Gennarino. Venticinque fidanzatine, rispondeva quel figlio di ndrocchia di Carletto. Fatte li cazzi tua! rispondevo io (c'è da scusarmi, in quel periodo ero sotto l'influsso der Monnezza).
Infine, c'è la domanda delle domande, lo snodo centrale di tutto sto rincoglionimento.
Che lavoro vuoi fare da grande?
L'investigatore privato, rispondeva Peppino. L'astronauta, rispondeva Gennarino. Il politico, rispondeva quel trasaticcio di Carletto. Il lampionaio al polo nord, rispondevo io.
Il lampionaio al polo nord? chiedeva la zia facendo tanto d'occhi, Perchè sto mestiere?
Perchè lavorerei solo due volte l'anno, rispondevo io (sul lavoro ho sempre avuto le idee chiare, cazzarola!).

5 commenti:

  1. :)
    Io nemmeno quelle due!

    E alla domanda a chi vuoi più bene se a mamma o papà, io rispondevo: portatemeli via!!!

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  2. Brava isa che ne ha indovinata uuna su due.

    Bravissima Orsa per la risposta.

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  3. Cos'ho vinto?! ;-)

    (la gemella ti ha risposto dal canguro!...Sembra una frase in codice ahahah!)

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  4. E' vero :-))))

    m'è venuta voglia di risponderti: l'ermellino scruta il golfo F9 :-))))))

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