mercoledì 1 giugno 2011

Il seno

Quel famoso campo di battaglia che si chiama Casa e Focolare...
Raccogliere una sfida letteraria è roba da scrittori.
E Roth la raccoglie sta sfida e non se la cava male se lo confrontiamo coi suoi illustri predecessori (Kafka, La metamorfosi e Gogol', Il naso).
Perchè il professor Kepesh si trasforma in un seno? Per punizione perchè non sa godersi la felicità? E' un modo per non dover affrontare lo spinoso problema del calo del desiderio con la fidanzata Claire? Perchè l'ha desiderato un giorno sulla spiaggia? Perchè a furia di insegnare letteratura ed autori come Kafka, Gogol' e Swift si è identificato troppo? Oppure è impazzito? E chi l'ha fatto impazzire: il padre o lo psicoanalista ovvero l'incrollabile, ottuso, esasperante dottor Klinger?
Non si sa.
Fatto sta che un uomo, seppure mutatosi in mammella, sempre un uomo rimane.
E allora vorrà fare sesso, dovesse pure usare un capezzolo al posto del pene.
E avrà voglia di far follie, di affrontare le mutevoli esperienze che la vita gli pone davanti e si preoccuperà del suo decoro e di quell'ambigua cosa che è la decenza.
Non traetene morali, questa non è una favola. Parla di molte cose reali e ricordate: la realtà è più grandiosa. La realtà ha più stile.
Belli i pensieri su come si inacidisce un matrimonio e spassosi i dialoghi tra il protagonista e lo psicologo. Soprattutto quando parlano di Mr. Realtà e nozioni quali la "forza di carattere" e "volontà di vivere".

E' il mio primo Roth. Non sarà l'ultimo.

6 commenti:

  1. Io non ho letto niente di Roth ma so che o lo ami o lo odi, data la natura delle sue pubblicazioi di ebreo anomalo.
    Belle recensione, fa venire voglia di leggerlo, anche se io peso che incomincerò da "La macchia umana", per un particolare coinvolgimento emotivo.
    Buona giornata prof

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  2. Invece io continuerò con Lamento di Portnoy.
    Mi ispira. Buona giornata pure a te.

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  3. E fai benissimo a farti ispirare! Grr... Come ti invidioo! Ti si sta aprendo un mondo dal quale sarà arduo tornare indietro. Uomo fortunato!
    Io mi incazzo a morte tutte le volte che mi ricordo che Roth è nato nel 1933!!!
    Come farò senza di lui quando se ne andrà per sempre lasciandomi orfana del sublime? L'autore americano più importante del '900 ha già 78 anni, ma io vorrei che fosse immortale! Le sue apocalissi linguistiche sono davvero "preziose", e da lettrice folle mi permetto di suggerirti di
    farti travolgere l'anima dallo spietato ma sublime "Il Teatro di Sabbath" . Un capolavoro crudo, amaro, ma anche sarcastico il cui pregio sta tutto in un personaggio vivo e inesorabilmente indimenticabile. Mickey Sabbath appunto. Un uomo senza confini, tanto provocatorio e sovversivo quanto disperato e fragile. Sabbath è davvero un potente spettacolo spudorato, credimi.
    E Roth è un genio!!
    P.S.
    Particolare divertente... Io ho l'edizione Bompiani del 1973 di "The Breast". E sai come lo hanno tradotto e intitolato allora?
    "La mammella"! Forse alla Einaudi non piaceva il termine? Ahahah!
    Felice lettura a te.(E troverai ancora Kepesh sulla tua strada rothiana!)

    Ydea

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  4. Ah, come adoro i commenti appassionati come questo.
    Un lettore travolto da un amore folle per uno scrittore è uno degli spettacoli che amo di più.
    Cmq che Roth sia del 1933 e che abbia 78 anni è un qualcosa che non mi preoccupa più di tanto, perchè dopo aver "superato" la morte di Saramago non mi spaventa niente più. C'è tanto da leggere di Roth, godiamo di questo che è la cosa più importante.
    Vorrà dire che ora i libri diventano tre: Il lamento di Portnoy, La macchia umana e Il teatro di Sabbath.
    Grazie Ydea.

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  5. Prego Andreij! È stato un piacere.
    Purtroppo per me... in questo caso posso godere ben poco dato che ho già letto quasi tutto di Roth. Ho sempre atteso con ansia i suoi capolavori annuali e quindi quando ci farà lo scherzaccio di andarsene resterò sconsolatissima. Spero che avvenga più tardi possibile! (E non come Richler che mi ha fregato subito dopo avermi fatto innamorare!)
    Spero per te che i libri diventino sempre di più... Zuckerman scatenato... Everyman... Lo scrittore fantasma... Professore di desiderio...
    e via di goduria! E mi fermo solo per evitare di intasarti il blog! Ahah!
    Hasta la passione siempre!
    Buon proseguimento e alla prossima. :)
    Ydea

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  6. Oggi ho preso Lamento di Portnoy e lo "recensirò" presto.
    Ciao e non preoccuparti; interventi come il tuo non intasano ma fanno piacere.

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