sabato 4 giugno 2011

La maratona sessuale del filosofo

Sapete già che mentre si fa sesso, il cervello produce immagini e pensieri di varia natura. Non sempre questi pensieri sono attinenti con l'atto sessuale e non sempre servono per eccitarsi. Fatto sta che il cervello, forse per compensare l'attività del corpo, non smette anzi aumenta la sua facoltà di pensare. Un mio amico, per esmpio, mentre fa l'amore con la sua ragazza pensa sempre alla Ferrari. Il colore rosso, le linee affusolate e il rombo del motore di quel bolide lo caricano da morire. Un altro amico si limita a fare un cocktail con il culo di Belen, le tette di Barbara D'Urso e la bocca di Alba Parietti.
So benissimo che anche le donne, se non di più, pensano molto mentre fanno sesso, ma non saprei dirvi di preciso quali siano i loro pensieri.
Posso dirvi ciò che io, essendo filosofo, pensai nell'ultima maratona sessuale alla quale partecipai.
Mentre ero con bionde, more e rosse per dar diletto e sfogo al mio corpo; cominciai a cogitare sul come mai esistano tante versioni della parola "puttana".
Mi chiesi pure per quale motivo alcuni termini son diventati "parolacce" (puttana, troia ecc.), altri sono caduti in disuso (meretrice, passeggiatrice, ecc.) e altri invece son riusciti ad acquisire dignità grammaticale (prostituta, etera, ecc.).
Mi domandai, altresì, come riuscire ad usare il termine giusto in tutte le circostanze per essere preciso e non ripetitivo.
Prima di rispondere a tutte queste domande, il filosofo sa che deve prima aver chiaro il sigificato dei termini in esame. Innanzi di essere invasi dal vespaio delle domande, esaminate il significato del termine che vi interessa. Insomma, fate come Socrate nell'Eutifrone. Cominciamo.
Puttana: che possiamo considerare il termine principale della discussione, deriva dal francese antico putain, derivato da pute, femminile di put, latino putidum “puzzolente”. [da usare nel caso la prostituta abbia uno scarso senso dell'igiene personale]
Troia: la femmina del maiale, scrofa. [da notare che spesso viene usato un termine di origine zoologica]
Baldracca: nome toscanizzato di Bagdad, considerata la città dissoluta per eccellenza. [è inutile che vi precipitiate a vedere voli last minute per Bagdad; non è più così. Ora ci son gli americani e i kamikaze]
Prostituta: deriva dal verbo prostituire che significa fare commercio di cosa che sia strettamente legata alla libertà e alla dignità umana. [già la descrizione del significato vi fa capire che questa parola la potete usare persino in chiesa]
Etera: nella Grecia antica, cortigiana, donna colta e raffinata; dal greco hetaira, compagna, amica. [un mistero. in Grecia questa parola non indicava prostituta nè era un termine dispregiativo. devono essere stati quegli stronzi dei cristiani a compiere sto misfatto grammaticale]
Meretrice: dal latino meretrice(m), derivato di merere “guadagnare”. [quindi questo vocabolo va usato con una prostituta particolarmente avida]
Mignotta: dal francese mignotte, femminile dell’antico aggettivo mignot, modificato mignon “grazioso”. [questo termine, quindi, va usato con una prostituta particolarmente graziosa. magari quelle con il nasino alla francese]
Sgualdrina: etimo incerto, forse deriva da sgualdracca, variante antica di baldracca. [palesemente fuori moda]
Zoccola: zoccolo è il topo di fogna dal latino sorex-ricis “sorcio” ed indica persona rozza; buono a nulla. Al femminile, prostituta. [altro termine zoologico]
Bagascia: etimo incerto. Qui scatta la citazione colta perchè questa parola fu usata dal Bandello: le diede più volte de la putta sfacciata… e de la bagascia e de la villana.
Passeggiatrice: indica la prostituta da marciapiede. [perchè, per amor di precisione, le prostitute lavorano o in strada o nelle cosiddette case di tolleranza]
Cortigiana: donna di corte, nella società rinascimentale, donna colta e indipendente, di costumi liberi. [altro misfatto? perchè questo termine nel rinascimento non è un dispregiativo, ma in seguito sì? è forse colpa dei "liberi costumi"? cosa si intende per "liberi costumi"? un bikini facile da slacciare? qui sento puzza di Concilio di Trento]
Squillo: ragazza che si prostituisce, rintracciabile telefonicamente. [ovviamente questo è un termine post Marconi]
Vacca: donna molto grassa, sformata. [va usato, quindi, nel caso la prostituta abbia problemi nel controllare il proprio peso]
Battona: prostituta di strada. Deriva dal verbo battere; prostituirsi per strada. [anche questo caduto un po' in disuso]
Marchettara: termine dialettale romanesco che sta per prostituta. Deriva dal termine marchetta; nelle case di tolleranza, gettone che le prostitute ricevevano per ogni prestazione. [parola usata, ormai, solo nel frusinate]
Peripatetica: prostituta da marciapiede. Il termine deriva da peripatetico; appartenente alla scuola di Aristotele, che usava tenere lezioni e discussioni filosofiche passeggiando con i suoi discepoli nel porticato interno del liceo di Atene, detto Peripato.
Se fossi Rocco Siffredi, ora continuerei la discussione parlandovi di Aristotele, della fisica, della metafisica e di etica - ma, avendo una ben più modesta resistenza, mi fermo qui.

5 commenti:

  1. Muble muble, sto pensando e ti dico la mia .
    Prima di tutto le donne, perlomeno quelle che coosco io se fanno l'amore con un uomo si dividono in due categorie: quelle che lo fanno con l'uomo con cui lo Vogliono fare e quelle che lo fanno con l'uomo con cui lo Devono fare.
    Nel primo caso pensano cose del tipo: " Mio Dio quest'uomo mi fa impazzire" " Dio quanto lo amo" "Dio adesso che mi fa? lo adoooooro" Madonna , non ho mai provato cose del genere, è lui la mia aNima gemella " MInchia quanto è bravo quando mi tocca lì o là" " Gesù, sono niente nelle sue braccia, mi perfo in lui" " Mamma mia quant'è forte, oddio dove arriva, oh santa madonna mi sta distruggendo ( o cose simili ) " " madò, non pesaco fosse così" " mamma mia sembra mi conosca da sempre" e insomma cose tutte entusiatiche e mistiche a aprte il fatale " Oddio, speriamo non mi lasci perchè sono troppo disinvolta e si innamori veramente di me"
    Nel secondo caso pensa a tutt'altro compreso spesa, il vicino di casa, fantastica cose lesbiche, "speriamo che finisca subito" " oddio potessi scappare.." Mamma mai che bastardo, non mi capisce", " Adesso fingo tanto non se ne accorge", "nannaggia mi tocca stasera" e sono tutte donne che per vari motivi non possono esimersi dal farlo ache per quieto vivere domestico.
    Insomma si pensa a seconda si con CHI si scopa,ma deco dire che almeno siamo soggettive , pensiamo a chi ci sta sopra ( o sotto ).
    Per il resto mi fa specie che per dire puttana ci sono centinaia di modi e per i maschi pochi e tutti gentili, come gigolò, quasi gongolante direi; bella cultura maschilista del piffero!

    Io a cosa penso? Seeee, no te lo dico, prima dillo tu! :-D
    Bel post però interessante per riflettere e divertente da leggere
    Buon fine settimana

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  2. A volte ho pensato "Oh, l'è scomodo così!" oppure "No, dai togli la mano di lì che quasi fai male!" (sul clitoride) " Ma, la lingua?" "Vabbè, se mi giro mangari va meglio!" "E se mi metto così?" "Ahia! La testa!" "Oh che succede? Vedi se fumi?" "Sto sopra che sento un pochino meglio, almeno per iniziare..."
    Beh, la pillola aveva azzerato la mia libido diversamente non avrei pensato a nulla...prima e durante. Dopo, non so.

    isa

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  3. A molte donne, in quei momenti, piace pensare (e alle più disinvolte, dire): si, dimmi che sono la "TUA" puttana, troia, baldracca, prostituta ecc ecc.
    Credo perchè, in genere, gli uomini lo trovino eccitante e alle donne piace interpretare quel ruolo di sottomissione volontaria e giocosa.

    Oddio, se in quei momenti una dicesse: "Sono la tua meretrice o peripatetica..." credo che sortirebbe l'effetto opposto!

    PS
    A me, a volte in quei momenti piace pensare: "Credi che sia davvero tu a fottere me?" :)

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  4. Se posso permettermi, ho della parola Mignotta un etimo diverso, che riporto. La parola deriverebbe infatti dall'usanza di classificare i trovatelli come figli di madre ignota, che nei registri veniva abbreviato in M.Ignota. Da qui deriverebbe l'appellativo di "figlio di mignotta", che poi, per estensione, ha assunto la valenza di prostituta, anche se il nocentini non pare dar credito a quest'etimo, classificandolo come pura leggenda.

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  5. Vi ringrazio. I vostri commenti arricchiscono i miei pensieri di altri pensieri.
    E questa è la ricchezza che amo.

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