mercoledì 22 giugno 2011

Perchè l'uomo fa la guerra?

Posto la teoria del comico americano George Carlin sul perchè l'uomo è così affamato di guerra. Il discorso si riferisce agli USA e alla guerra del Golfo, ma, secondo me, si può benissimo adattare a qualsiasi guerra e a qualunque paese occidentale.
Ho preferito trascriverla e non pubblicare il video perchè voglio conservarla e anche perchè i video di youtube a volte spariscono sia dai blog che dal web.
Enjoy!

Su questa guerra non la penso come ci hanno detto che dovremmo, nel modo in cui ci è stato ordinato e comandato di pensarla dal governo degli Stati Uniti. La mia mente non funziona così.
C’è una cosa veramente idiota che faccio. Si chiama pensare.
E non sono un buon americano perché mi piace farmi la mia opinione da solo.
Non rotolo quando me lo dicono. Triste a dirsi, la maggior parte degli americani si rotola a comando. Non io.
Io vivo secondo certe regole. La prima regola: non credo a nulla di quello che mi dice il governo. Nulla. Zero!
E non prendo molto sul serio i media e la stampa di questo paese che nel caso della guerra del Golfo non sono stati che impiegati non pagati del Ministero della Difesa, e che il più delle volte, fungono da agenzia non ufficiale di pubbliche relazioni del governo degli Stati Uniti.
Perciò non li sto ad ascoltare. Non credo al mio paese. E devo dirvelo, gente, non mi viene il nodo in gola per nastri gialli e bandiere americane [i nastri gialli, durante la prima guerra del Golfo, erano il simbolo del sostegno alle truppe].
Li considero in quanto simboli e i simboli li lascio ai sempliciotti.
Io la guerra la vedo un po’ diversamente.
Per me la guerra non è altro che un grande agitare il cazzo, ok? Semplice, altro non è.
La guerra è una massa di uomini in piedi in un campo che si agitano il cazzo in faccia a vicenda. Gli uomini provano insicurezza per le dimensioni del proprio cazzo e quindi devono uccidersi a vicenda per superarla.
È questa l’origine di tutte quelle stronzate da sportivi. È l’origine di tutto questo atteggiarsi e pavoneggiarsi come macho adolescenti nei bar e negli spogliatoi.
Si chiama paura del cazzo.
Gli uomini sono terrorizzati dal fatto che i loro cazzi siano inadeguati e quindi devono entrare in competizione per sentirsi meglio. E visto che la guerra è la competizione definitiva, fondamentalmente gli uomini si uccidono l’un l’altro per incrementare la propria autostima. Non c’è bisogno di essere uno storico o un politologo per cogliere il funzionamento della teoria politica estera da cazzo più lungo.
Suona più o meno così: “Cosa? Hanno il cazzo più lungo? Bombardiamoli!” e ovviamente le bombe, i razzi e i proiettili sono tutti a forma di cazzo.
È il bisogno inconscio di lanciare il pene negli affari altrui. Si chiama fottere la gente!
Quindi per quanto mi riguarda, l’intera questione del Golfo Persico non è stato altro che un enorme combattimento tra stronzi che agitano il cazzo.
In questo caso particolare, Saddam Hussein ha messo in discussione le dimensioni del cazzo di George Bush. E George Bush è stato definito incompetente per così tanto tempo (incompetente fa rima con impotente…) George è stato definito incompetente per così tanto tempo, che ha dovuto manifestare le sue fantasie virili mandando a morire i figli altrui. Anche il nome: Bush, “cespuglio”…anche il nome Bush, è collegato ai genitali senza essere i genitali. Il cespuglietto è una sorta di passiva e secondaria caratteristica sessuale. Ora se il suo nome fosse stato George Cazzoduro forse si sarebbe sentito un po’ meglio e non avremmo avuto problemi laggiù fin dall’inizio.
L’intero paese ha un problema di virilità, un grosso problema di virilità per gli USA. Lo si può dire dal linguaggio che usiamo. Il linguaggio ti tradisce sempre. Cosa abbiamo sbagliato in Vietnam? Ci siamo tirati fuori. Non una cosa molto virile da fare, vero? Quando fotti la gente, devi restare dentro e fotterla per bene, fotterla fino in fondo, fotterla fino alla fine! Fotterla a morte! Resta dentro e continua a fotterli finché non sono tutti morti!
Abbiamo lasciato un po’ di donne e bambini vivi in Vietnam e non siamo stati bene con noi stessi da allora. È per questo che nel Golfo Persico George Bush ha dovuto dire: “Questo non sarà un altro Vietnam”. Ha davvero usato queste parole.
Ha detto: “Questa volta andremo fino in fondo”.
Immaginate un presidente americano che usa il gergo sessuale di un tredicenne per descrivere la sua politica estera. Se volete sapere cos’è successo nel Golfo Persico, ricordatevi solo i nomi dei due uomini che hanno gestito questa guerra: Dick [=cazzo] Cheney e Colin [=colon] Powell.
Qualcuno è stato fottuto nel culo!

20 commenti:

  1. CARLIN FOREEEEEVER!
    Chissà perchè, ma ho spesso avuto la sensazione che (non solo in politica) OVUNQUE ci siano sempre stati, ci sono e purtroppo ci saranno "stronzi che agitano il cazzo".
    Che pena dev'essere stare sempre lì a misurarselo.
    Altro che invidia del pene davvero...

    RispondiElimina
  2. non so, io me lo sono misurato col righello fino ai 13-14 anni.

    RispondiElimina
  3. Poi hai finito il righello e non ti andava di comprarne uno più lungo. Lo so, capita.

    RispondiElimina
  4. la cosa sicura è che alla gita di seconda media, nella stanza d'albergo con altri 7 compagni, mi rifiutai di partecipare alla gara a chi ce l'aveva più lungo.

    RispondiElimina
  5. stavo pensando a come potremmo misurarcela noi donne, con la squadretta? Col goniometro?
    Vabbè mi sa che è' tardi...

    RispondiElimina
  6. forse lo strumento adatto è il calibro, ma non saprei...

    RispondiElimina
  7. Anche se a noi uomini non viene risparmiata l'idiozia geometrico anatomica del tanto al chilo, non c'è motivo di perpetuare la cosa nei confronti delle donne che di simili problemi non hanno. Le vagine son tutte diverse e ognuna a suo modo interessante solo se la persona che la anima lo è. Altrimenti saremmo tutti a ficcarlo nella crostata di mele, che costa meno e non parla quando c'è novantesimo minuto.

    RispondiElimina
  8. Giovà, dai retta ad un esperto. Quella di fragole è molto, molto meglio.

    RispondiElimina
  9. ma scusate, al posto della crostata, non sarebbe meglio infilarlo in una cosa che somigli ad un buco? Che so, una ruota di scorta.
    (ho una buona immaginazione nei vostri confronti eh?!)
    Comunque Giovanni, il concetto si può ribaltare ed è valido anche per noi donne.
    Figurati che io stavo per sposarmi con un uomo che aveva un lombrico al posto del pene, ma faceva lo scrittore e soprattutto scriveva racconti su di me (come evitare che il mio amor proprio non ne fosse intaccato?!):)
    Certo, a lungo andare, chissà se le parole sarebbero state in grado di colmare altre mancanze...
    Ai poster!:)

    RispondiElimina
  10. bè è sempre così, una donna sposa o rischia di sposare un uomo che ha il pene come un lombrico o un cervello come un lombrico.

    cmq per tornare in tema (e che tema, azz) l'importante non è il buco ma la "consistenza".
    per questo motivo potrai sorprendere un uomo con il pene in una crostata o in una simmenthal e mai in una ruota di scorta o in un portapenne.

    RispondiElimina
  11. spero non sia sempre così perdio!

    Come farò adesso a togliermi l'immagine imbarazzante di un uomo che smanetta il suo pene nella Simmenthal?!
    E' stato istruttivo, grazie :))

    RispondiElimina
  12. faccio notare che lo strumento ufficiale per la corretta misurazione del cazzo è il pollo.

    RispondiElimina
  13. Io trovo curiosa una cosa...che gli uomini misurano il cazzo fra di loro.Asseriscono sempre tra di loro che trombano bene, anzi meglio degli altri (maschi) e via discorrendo...ovviamente senza mai chiedere il parere alle dirette e sinceramente più adatte ad avere opinione in merito: le donne. Alcune delle quali scrollano il capo quasi con rassegnazione...

    RispondiElimina
  14. Beh, la teoria che la guerra fosse una frustrazione sessuale è di Marcuse esposta in un bellissimo saggio che ho letto qualche anno fa e che mi ha convinto al 100%, ma vaglielo a speigare soprattutto a chi le vende le armi e ci campa sulla guerra! e poi ho letto un bellissimo libro di Barricoo in cui parla del fascino della guerra in una traduzione dell'Eneide molto particolare: la guerra affascina per eroi e potenza, la pace è noiosetta.
    Riguardo misurazioni e affini mi astengo noblesse oblige :-) ma essendo cresciuta in una classe di tutti maschi alle superiori sinceramente ne so di cotte e di crude e l'argomento per me è ampiamente esaurito :-)

    RispondiElimina
  15. @ memo, e perchè non la gallina?

    @ paper, ma quella è una sindrome che colpisce l'uomo in generale. quando va a pescare prende due balene e quattro squali tigre; quando va a caccia uccide sei leoni e undici ghepardi e con un colpo solo...non c'interessa dire la verità o il parere delle donne, ma solo spararle grosse. da dove credi che derivino i romanzi?

    @ brava luce con Marcuse e complimenty per la pazienza con Baricco...

    RispondiElimina
  16. Beh, i romanzi hanno la loro dignità.ù
    Le cazzate -è il caso di dirlo- no.

    RispondiElimina
  17. grazie memo, ma a sto punto mi tengo Tony Tammaro...

    paper, le cazzate son fondamentali, sono la base e la linfa della vita. basta pensare al sinonimo: illusioni.

    RispondiElimina
  18. yes, questo tipo di comici dovrebbero andare in onda tutti i giorni...

    RispondiElimina